(da Prima Pagina Reggio)
Pallacanestro Reggiana ha fatto la sua scelta e l’ha fatta mantenendo orgoglio e schiena dritta, seppur rischiando: o Eurocup o niente competizioni continentali.
Niente FIba Champions League, quindi, l’alternativa coercitiva alla Coppa che fino a ieri era riconosciuta e tollerata, ma che dall’autunno scorso – per motivi esclusivamente economici, diciamoci la verità – è stata considerata una strega da scacciare col fuoco.
Orgoglio, quindi. Niente scelta forzata. Niente obbligo implicito o esplicito che sia. Niente “con noi a tutti i costi”. Reggio ha scelto il suo destino e lo ha scelto da società matura, da grande.
Lo ha scelto lei, senza farsi mettere alle corde da questo distruttivo teatrino messo in piedi in questi mesi da chi, invece che promuovere il basket, sia a livello nazionale, che continentale, che mondiale, lo sta affogando in capricci e minacce.
O Eurocup, guadagnata sul campo e meritatamente, o solo Serie A.
E’ vero, alla fine forse ci rimetterà solo lei visto lo scarso interesse per situazioni così gravi che – in un mondo “perfetto” o forse meglio dire “normale” – dovrebbero essere evitate a monte, ma che invece vengono subordinate agli interessi economici e privati (lo chiamiamo “poltronismo”? Ma si, rende l’idea…); però lo scegliere, in un contesto dove pare diventato impossibile, è qualcosa di meraviglioso.
Reggio ha scelto il suo destino. In barba a chi la voleva in Champions League per forza.
“92 minuti di applausi” diceva un famoso film. Sì, applausi scroscianti.
