(tratto da Prima Pagina Reggio – 11/07/2016)
La strana estate biancorossa della Grissin Bon continua, potremmo dire.
La settimana che si è appena conclusa non verrà dimenticata facilmente dal basket italiano e, nel suo piccolo, anche da Reggio.
Prima il ritiro di Kaukenas, un fulmine a ciel sereno, poi la rinuncia “forzata” dei club italiani all’Eurocup ed infine il fallimento dell’Italbasket a Torino, con la vittoria della Croazia in finale che è costata l’olimpiade di Rio de Janeiro.
Insomma, una settimana shock le cui conseguenze si pagheranno nei prossimi mesi: la realtà è che Reggio dovrà ricominciare a programmare il suo futuro con una differente filosofia rispetto al passato.
Si è chiuso un ciclo tecnico con l’addio dei due lituani, ed uno sportivo, visto che a meno di clamorose ed impensabili novità dell’ultima ora la Grissin Bon sarà impegnata su un solo fronte, quello del campionato.
Sono ore in cui la società sta cercando di “resettare” e trovare stimoli per una nuova sfida: Reggio deve trovare qualcosa che la differenzi ancora una volta dagli altri. Un progetto, una “filosofia”, un mantra: se i biancorossi dovessero cadere nell’omologazione generale, allora rischierebbero davvero di scivolare lentamente verso il basso. Un processo a cui bisogna far fronte e che purtroppo l’assenza dall’Eurocup sta già favorendo.
La realtà però è che in Serie A la Grissin Bon parte di diritto nelle primissime file, se non altro per la presenza del nucleo azzurro di altissimo livello composto da Della Valle, Aradori, Polonara, Cervi e De Nicolao. Atleti che tra l’altro, per una volta dopo tanti anni, avranno anche la possibilità di ricaricare le pile e dedicarsi all’allenamento individuale durante l’estate. Magra consolazione, ma tant’è.
Inoltre, in questi giorni entrerà nel vivo il mercato: forse non sarà fatto di nomi altisonanti e d’impatto come quelli degli ultimi anni, ma potrà avere un risvolto differente. Per certi versi, anche più stimolante.
Poi non dimentichiamoci che le sorprese, e qui a Reggio lo sappiamo bene, in casa biancorossa possono arrivare da un momento all’altro.
L’importante è non omologarsi, ma siamo sicuri che questa convinzione sia già ben salda nelle menti dello staff biancorosso.