Il viaggio tra le avversarie della Grissin Bon nel campionato italiano prosegue con una delle formazioni che più ha cambiato in questa estate, vale a dire Cantù. Squadra assemblata in tardi rispetto alle altre ma con una base ottima sui cui poter lavorare. Manca la guardia, che molto probabilmente sarà l’esperto ex Real Madrid Tremmel Darden.

ACQUA VITASNELLA CANTU’

IL ROSTER

GUARDIE: Marco Laganà (ITA, conf.), Zabien Dowdell (USA, Zenit S. Pietroburgo), Salvatore Parrillo (ITA, Reggio Emilia), Valdas Kauriniakis (LIT, GS Kymis), Fran Pilepic (CRO, Cedevita Zagabria),

ALI: Romeo Travis (USA-MAC, Le Mans), Craig Callahan (ITA-USA, Virtus Roma), JaJauan Johnson (USA, conf.)

CENTRI: Gani Lawal (NIG, Al-Alhi), Francesco Quaglia (ITA, Fortitudo Bologna)

COACH: Rimas Kurtinaitis (LIT, Khimki)




IL FLASH SULLA SQUADRA

Squadra completamente cambiata, come detto. Sono rimasti solo Laganà, a cui auguriamo tanta buona sorta, finalmente, e JaJuan Johnson. Il resto è di altissimo livello anche se probabilmente assemblata più per talento che per reale focus tattico in alcune parti. Però Cantù – che all’ultimo ha scelto di partecipare alla Fiba Champions League – vuole dire la sua e lo potrà fare sia in Europa sia in Italia. Partendo da un asse play-pivot che potrebbe essere ottima e da una scelta precisa: l’atletismo e la fisicità.

Zabian Dowdell, ex Casale Monferrato, torna in Italia dopo tanta esperienza europea (ph. www.pallacanestrocantù.it)
Zabian Dowdell, ex Casale Monferrato, torna in Italia dopo tanta esperienza europea (ph. www.pallacanestrocantù.it)

LE ASPETTATIVE

Difficile poterlo dire con un roster nuovo per 8/10. Di certo la qualità c’è ed è tanta, partendo da Zabian Dowdell, uno dei giocatori potenzialmente più forti del campionato e capace di essere sia metronomo sia grande realizzatore, fino a Pilepic. Se un santone come Kurtinaitis riuscirà a trovare la chimica giusta attenzione all’Acqua Vitasnella.

LE INCOGNITE

Il reparto esterni pare un livello superiore a quello dei lunghi. Callahan da sostanza e fisicità, ma viene da un anno opaco a Varese e poi in A2 con Roma, Johnson e Lawal sono giocatori molto simili se si guarda alla “confort zone” del campo in cui preferiscono esprimersi. In mezzo come ala vera c’è solo Romeo Travis, giocatore che non ha mai fatto della costanza di rendimento un suo punto forte. Poi c’è la panchina, che è corta, fatta di giovani promettenti ma il cui rendimento ad alto livello è da verificare.

L’AGO DELLA BILANCIA

Si passa da Zabien Dowdell, senza dubbio, ma per ottenere risultati serve che il pacchetto lunghi renda bene senza pestarsi i piedi in attacco ma anche in difesa. Potenzialmente tirare in area canturina sarà impossibile, ma la voglia e l’abnegazione difensiva non sono nel DNA di quasi nessuno dei giocatori, Pilepic a parte…e in parte. Se coach Kurtinaitis riuscirà a toccare le corde giuste Cantù ha qualità per lottare contro tutte le avversarie e per giocare a ritmi che potrebbero diventare insostenibili…finchè i cinque-sei “titolari” reggeranno.