Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle avversarie di Pallacanestro Reggiana nel prossimo campionato. Oggi tocca all’ambiziosa Torino, che dopo aver raggiunto la salvezza all’ultima giornata lo scorso anno proprio per merito di Reggio, quest’anno ha allestito un roster di spessore elevato.
MANITAL TORINO
IL ROSTER
GUARDIE: Chris Wright (USA, Varese), Giuseppe Poeta (ITA, Trento), Donato Vitale (ITA, Stella Azzurra Roma), Tyler Harvey (USA, Erie BayHawks-D-League), Mirza Alibegovic (ITA, Brescia)
ALI: Deron Washington (USA, Cremona), Jamil Wilson (USA, Cangrejeros de Santurce), David Okeke (ITA, Oleggio), Abdel Fall (ITA, Casale Monferrato)
CENTRI: DJ White (USA, conf.), Valerio Mazzola (ITA, Virtus Bologna)
COACH: Francesco Vitucci (ITA, conf.)
IL FLASH SULLA SQUADRA
Atletismo, fisicità, intensità. Sono queste le tre chiavi della nuova Manital di coach Vitucci. Dopo la stagione post promozione, la società del presidente Forni ha deciso di evitare rischi e ha allestito una squadra di buon livello, partendo da una grande conferma (DJ White) al quale ha messo intorno esperienza italiana (Wright, Poeta, Washington e Mazzola) alternata a talento e sfrontatezza USA (Wilson, Harvey) e prospetti interessantissimi (Alibegovic). In questo pre-campionato l’Auxilium si sta comportando egregiamente salvo qualche scivolone, anche se servirà tempo per plasmare una squadra nuova per 9/10 e con tanta voglia ma da “sgrezzare” un po’.

LE ASPETTATIVE
Evitare una salvezza risicata è l’obiettivo del mercato. Lottare fino alla fine per i playoff quello meno dichiarato ma assolutamente alla portata. La conferma di White è stata una grande pietra angolare e quel che c’è attorno è più che valido. E’ una squadra talentuosa e che ha – nei ruoli chiave – una capacità atletica superiore alla media (soprattutto play e ala piccola). Se esperienza e talento si misceleranno a dovere, la formazione piemontese potrà stupire diverse squadre e metterne in difficoltà altrettante. Si è lavorato anche sui giovani in prospettiva, come Okeke, Fall e il prestito di Vitale dalla Stella Azzurra Roma e questo va sempre rimarcato come lode.
LE INCOGNITE
Da quanto visto nelle prime amichevoli, se la squadra viaggia senza intoppi e sulle ali dell’entusiasmo sa fare già molto male e vola. Se trova davanti resilienza e resistenza fisica, batte in testa e alcuni giocatori pensano di poterla risolvere a colpi di talento e fisicità. Non è un caso che coach Vitucci anche contro Reggio abbia voluto in campo Poeta e Mazzola (con l’aggregato espertissimo Parente) nei momenti di difficoltà. E’ un sintomo: talento sì, ma deve essere incanalato al servizio della squadra. Solo White a sprazzi e qualche volta Washington possono pensare di giocarsela 1 vs; ma non è la strada giusta per fare bene.
L’AGO DELLA BILANCIA
L’equilibratore di questa squadra è Washington. Con lui connesso e coinvolto difensivamente, la Manital può trovare energie e voglia. Di certo si passa anche dall’apporto di White su entrambi i lati del campo e dalla vena di Wright in cabina di regia: mettere in ritmo questo talento non è facile e bisogna togliere a qualcuno cavalcando il ritmo. Tanto ci si aspetta da Jamil Wilson che ha disputato un ottimo pre-campionato, così come da Harvey, mano morbida anche se lingua a volte troppo in movimento (chiedere a Devis Cagnardi). Gli italiani danno equilibrio e razionalità, ma serve la squadra intera per fare bene.