Oggi, nel nostro tour per conoscere meglio le avversarie della Grissin Bon, tocchiamo una società di grande tradizione che sta vivendo annate non semplici, ma dalle quali ha sempre tratto il massimo con i mezzi a disposizione. Parliamo della Vuelle Pesaro che quest’anno ha allestito un roster che ha l’intenzione di raggiungere una salvezza tranquilla.
CONSULTINVENST PESARO
IL ROSTER
GUARDIE: Marcus Thornton (USA, Maine Red Claws – D-League), Ryan Harrow (USA, Rethymno Aegean), Brandon Fields (USA, Austin Spurs – D-League), Marco Ceron (ITA, conf.)
ALI: Simas Jasaitis (LIT, Capo d’Orlando), Giulio Gazzotti (ITA, conf.), Michele Serpilli (ITA, conf.), Donatas Zavackas (LIT, Neptunas Klaipeda), Francesco Candussi (ITA, conf.)
CENTRI: Jarrod Jones (UNG, Szolnoki), Nnoko Landry (CMR, Clemson-NCAA)
COACH: Piero Bucchi (ITA, Brindisi)
IL FLASH SULLA SQUADRA
Dopo anni di investimenti mirati che più mirati non si poteva, la Vuelle ha potuto programmare la stagione partendo da una base più solida. Consultinvest ha deciso di aumentare la quota di sponsorizzazione e la dirigenza marchigiana ha optato per puntellare subito la panchina, affidandola a Piero Bucchi. La squadra è costruita con qualche certezza in più rispetto agli ultimi anni di solo rookie o quasi. Zavackas e Jasaitis sono l’esperienza europea, Fields l’arma principale, Jones il centro solido. Attorno giocatori che porteranno a far quadrare una squadra che spera di non soffrire come gli ultimi anni e conquistare la salvezza prima dell’ultima sirena.

LE ASPETTATIVE
E si parte proprio da questo obiettivo: salvezza tranquilla, poi si vedrà. La scelta di puntellare i vari ruoli con atleti non del tutto alle prime esperienze è chiara: far capire subito la filosofia pesarese. Piero Bucchi potrà dare quel qualcosa in più alla causa, cercando di plasmare i reparti e trovare un gioco corale tale da sopperire alle mancanze dei singoli.
LE INCOGNITE
In cabina di regia l’apporto di Thornton è da verificare. Pesaro ha investito per due anni su di lui, che è partito forte nella pre-season per poi calare un po’. Interessante la scelta di Brandon Fields (anch’essa biennale): giocatore che sa fare tante cose e può essere anche usato come play – assieme al backup di Thornton, Harrow. Pesaro potrebbe affidare a lui la squadra a livello offensivo. E se si parla di incognite, come non citare Jasaitis? Classe, esperienza, talento, ma potrà reggere una stagione intera? A Capo d’Orlando è calato alla distanza e quest’anno ha aggiunto un +1 alla voce anni sulla sua carta d’identità. Il pre-campionato è stato altalenante.
L’AGO DELLA BILANCIA
Difficile individuare un giocatore o un reparto. Quello che delineerà una stagione positiva o meno da parte di Pesaro sarà la corretta amalgama che lo staff riuscirà a trovare tra i leader di esperienza di questa squadra, i giovanissimi USA e la pattuglia italiana, interessante e che quest’anno è chiamata ad portare un contributo concreto alla causa pesarese. Se questo accadrà, Pesaro potrà davvero trovarsi a giocare molto più tranquilla l’ultima gara di stagione regolare.