Alla vigilia della Supercoppa di domani, il viaggio di baskettime.it alla scoperta delle avversarie della Grissin Bon fa tappa – come logico che sia – ad Avellino. La Sidigas, dopo gara7 di semifinale dello scorso anno, parte per ripetersi e per stupire ancora.

SIDIGAS AVELLINO

IL ROSTER

GUARDIE: Joe Ragland (LBR, conf.), Marques Green (MKD, conf.), Salvatore Parlato (ITA, conf.), Giovanni Severini (ITA, conf.), Retin Obasohan (BEL, Alabama Univ-NCAA)

ALI: Levi Randoph (USA, Maine Red Clowns-D-League), Lorenzo Esposito (ITA, conf.), Adonis Thomas (USA, Grand Rapid Drive-D-League), Marteen Leunen (USA, conf.), Andrea Zerini (ITA, Brindisi)

CENTRI: Marco Cusin (ITA, Cremona), Krylo Fesenko (UCR, Monaco)

COACH: Stefano Sacripanti (ITA, conf. )



IL FLASH SULLA SQUADRA

Dopo una stagione come quella passata, una squadra che ha programmato correttamente puntella solo alcuni ruoli. E infatti Avellino così ha fatto, cercando di piazzare colpi di mercato solo per necessità e per migliorare i reparti. La scelta di mantenere la guida della squadra in Ragland è stata importante, anche se attorno a lui il quintetto base cambierà: perso Nunnally, Acker, Buva e Cervi, sono arrivati Randolph, Obasohan, Fesenko, Cusin e Thomas, per allungare un roster che sarà impegnato anche in Fiba Champions League ma che vuole ripetere la grande annata passata…e se possibile iniziando dalla Supercoppa.

Marco Cusin, nuovo innesto dei lupi per provare a volare (ph. pagina Facebook Felice Scandone Avellino)
Marco Cusin, nuovo innesto dei lupi per provare a volare (ph. pagina Facebook Felice Scandone Avellino)

LE ASPETTATIVE

Non può non partire con ambiziosi di gloria la formazione di coach Sacripanti, anche se in alcuni ruoli chiave servirà tempo e pazienza, vista la giovane età dei giocatori. Ci si aspetta comunque una Sidigas lassù quando la chimica sarà sistemata, per lottare fino alla fine con le altre big del campionato. L’asse play-pivot è di alta qualità e attorno è stato piazzato talento in ogni ruolo, con la conferma della grande anima del roster, Leunen. La Supercoppa è il primo banco di prova, con Fesenko che ha un allenamento vero nelle gambe e la squadra che – ed è fisiologico – vive ancora di ondate.

LE INCOGNITE

Chiaro che Obasoham e Randolph dovranno abituarsi a un livello di basket differente dal college, anche se il belga ha già ben chiaro la qualità del basket europeo. Sono classe 1993 entrambi con tutti i pregi e i difetti del caso. Dietro a Ragland sarà da verificare l’apporto di Marques Green, arrivato scarico al finale di stagione scorsa. Di certo sotto canestro, se Cusin e Fesenko sapranno lavorare dividendosi i minuti, la Sidigas ha un buon tonnellaggio, che potrebbe però pagare contro squadre perimetrali o con lunghi mobili.

L’AGO DELLA BILANCIA

Facile dire Ragland. Il suo arrivo lo scorso anno ha cambiato la squadra e innescato un po’ tutti gli altri. Quest’anno parte dall’inizio e dovrà gestire i ritmi di un roster con talento e che deve imparare a giocare insieme. Se lui renderà e riuscirà a far rendere gli altri, se i lunghi coabiteranno a dovere, se Thomas si confermerà sui livelli di questo pre-campionato, la Scandone ha tutto per arrivare sino a giugno inoltrato.