Ultimi giorni prima dell’esordio in Serie A per la Grissin Bon e ultimi giorni alla scoperta delle avversarie reggiane. Oggi tocca a una formazione che negli ultimi anni si è sempre confermata un osso duro per tutte e che quest’anno prova a confermare la posizione ai playoff dello scorso anno, la The Flexx Pistoia.
THE FLEXX PISTOIA
IL ROSTER
GUARDIE: Ronald Moore (USA, conf.), David Cournooh (ITA, Brindisi), Corey Hawkins (USA, Idaho Stampede)
ALI: Michele Antonutti (ITA, conf.), Terran Petteway (USA, Fort Wayne Mad-Ants), Eric Lombardi (ITA, conf.).
CENTRI: Marcus Thornton (USA, conf.), Marco Di Pizzo (ITA, conf.), Daniele Magro (ITA, conf.), Nathan Boothe (USA, University of Toledo)
COACH: Vincenzo Esposito (ITA, conf.)
IL FLASH SULLA SQUADRA
Dopo i quarti di finale dello scorso anno, coach Esposito e la dirigenza toscana hanno giustamente cercato di confermare il blocco che li aveva portati sino a quel risultato, aggiustando i ruoli che necessitavano di correzione. Si parte da Antonutti – nuovo capitano – e da Moore in cabina di regia, oltre al pacchetto lunghi di scorta, Magro e Lombardi. Il talento sugli esterni c’è, così come la molteplicità di soluzioni con cui attaccare il ferro. Pecca di esperienza forse, la The Flexx, ma Esposito ha dimostrato di poter far quadrare il cerchio anche con i rookie nel lungo periodo.

LE ASPETTATIVE
Come detto, i playoff della passata stagione sono obiettivo realistico seppur non scontato. Lo stesso presidente Maltinti ha chiesto un concreto aiuto agli abbonati per “lottare duramente tutti insieme” perché la Serie A di questa stagione lascia poche certezze a livello di parametro su cui attestati rispetto alle avversarie. Di certo si è lavorato con il materiale su cui era possibile con oculatezza. Pistoia vuole confermarsi tra le prime otto.
LE INCOGNITE
I tre rookie sono da valutare anche se la loro carriera in NCAA o D-League lascia ben sperare. Hawkins è un giocatore che sembra disegnato dal sarto per l’Europa, Petteway ha mani educate anche se un po’ sottodimensionato fisicamente per il ruolo, mentre occorrerà valutare la condizione di Marcus Thornton, che lo scorso anno fece la squadra proprio a Pistoia ma non esordì mai, firmando però per questa stagione già a novembre. L’altro rookie, Boothe, è una quasi fotocopia di Alex Kirk: bianco, fisico, perimetrale ma che sa giocare anche dal post. Chiaro che se l’impatto di questi tre, assieme al nuovo arrivo Cournooh in cabina di regia, sarà positivo, Pistoia può infastidire tanti.
L’AGO DELLA BILANCIA
E dall’apporto dei lunghi, che per il gioco di Esposito sono importanti, si ha la sensazione passi la stagione della The Flexx. Thornton e lo stesso Boothe sono elementi chiave sia in attacco sia in difesa. Ma sbagliato sarebbe dimenticarsi degli esterni, che dovranno garantire solidità ed efficacia su ambo i lati del campo. Insomma, Pistoia è partita da alcune certezze che aiuteranno i nuovi ad inserirsi al meglio, ma passa necessariamente dal loro apporto.