Come di consueto addentriamoci nella sfida che la Grissin Bon ha disputato ieri sera al PalaTrento. Vittoria sofferta, con un quarto finale ottimo ma che ha comunque visto la squadra di Max Menetti soffrire nel primo tempo.
Ecco le tre cifre che ci aiutano a dare una chiave di lettura della sfida in terra trentina di ieri.partendo da un presupposto: che Cervi e Aradori abbiano fatto una prova mostruosa lo sappiamo già tutti.

+17, 18, 5: sono il plus/minus di Baldi Rossi i minuti giocati e i falli commessi. Diciamo la verità: Trento con Baldi Rossi ha giocato in un modo, senza è andata in grande difficoltà. L’ala grande di coach Buscaglia è stata la ragione del grande primo tempo dei padroni di casa, costringerlo a 5 falli e farlo uscire in 18′ è un grande merito reggiano che ha pagato dividendi. Baldi Rossi per Trento è imprescindibile.




35: ça va sans dire è la valutazione finale di un impressionante Pietro Aradori. E i 26 punti sono tantissimo di questo numero, ma impressionano i 7 rimbalzi e i 6 assist. Con un Aradori così Reggio è capace di volare, anche perché se lui è questo go-to-guy, gli avversari non hanno un punto di riferimento in playmaker e devono lavorare tanto su tutti. E il 90% delle squadre di questo campionato se costretta a lavorare in difesa va in difficoltà.

1, 1, 1, 1: rispettivamente 1 rimbalzo d’attacco, 1 difensivo, uno sfondamento subito, una tripla realizzata da Sava Lesic nella seconda parte del quarto parziale. Cose decisive, pesanti, che in quel momento della gara hanno rappresentato quello di cui c’era bisogno. E se Lesic è questo – cambio di Cervi o 5 adattato (perché il 4 sarebbe il suo ruolo ideale) – Reggio si affaccia a una nuova era tattica. Non solo difensiva.