Sconfitta per la Grissin Bon in quel di Brescia, contro una formazione che sta vivendo un grande momento di forma e di lucidità e che ha messo in grande difficoltà la squadra reggiana. Segnare 88 punti e perdere non è da tutti i giorni e per questo, con la nostra rubrica #robatattica, proviamo a aprire il focus su alcuni aspetti difensivi che hanno – secondo il nostro parere – portato a questa sconfitta.




Partiamo da un presupposto: se non si sbagliasse mai le partite finirebbero 0-0. Si chiama basket, di gare 0-0 non ce ne sono mai state, quindi tutto deve essere contestualizzato e occorre anche prendere in esame la bravura avversaria. Detto questo, Reggio ha fatto cose buone e altre davvero pessime durante l’arco dei 40′. La marcatura di Landry (non lasciargli mai tiri aperti, aveva detto lo staff) è stata carente. Il ritmo offensivo non è stato da Grissin Bon e la Leonessa ha fatto sempre canestro. Questi gli assiomi che mettiamo per un attimo da parte.

DIFESA SUL P&R

E questo è stato un problema grande come una casa. Con un quintetto (Cervi) Reggio ha lavorato discretamente bene. Con un altro (Lesic da 5) la Grissin Bon è stata infilzata come un tordo. Motivi? Due in particolare: gli errori del marcatore del rollante (Lesic appunto) ma anche del lato debole che non aiuta o lo fa blandamente.

Rotazione giusta ma brava Brescia

“Come bisognava fare ma non è stato fatto”. Reggio è brava ma Brescia lo è di più. Questa è una buona difesa con rotazione del lato debole a coprire il rollante.

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Aiuto debole

Qui invece il lato debole arriva, ma è un fruscio d’aria fresca per Burns

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Pick&roll letto malissimo da Lesic

In questo caso Lesic fa qualcosa di “terribile”: inizia contenendo, poi – probabilmente ricordandosi del “pop-pante” – decide di uscire. Due punti e figuraccia per Gentile che si era preparato per l’aiuto sul contenimento

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Lettura sbagliata pick&roll

La lettura di Vitali è ottima, ma dov’è il lato debole? E lo show di Lesic è un finto show, perché serve intensità in quel tipo di show con un giocatore di 2m come Vitali che in realtà non può essere infastidito dalle braccia di un difensore più piccolo come De Nicolao.

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Transizione da errore in attacco

Brescia in questa situazione va con un “drag”, un p&r in transizione tra 1-4 Moore e Burns che in realtà vede lo stesso 4 aprirsi. La questione qui è l’intensità della difesa, perché la difesa c’è, ma è un passo a due verso i due punti per scarsa comunicazione forse.

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CANESTRI SUBITI DOPO 1-2 PASSAGGI

Un altro aspetto che ha fatto male alla Grissin Bon sono i canestri su transizione (da tiro sbagliato quindi…vedi il drag 1-4 di cui sopra) ma anche le situazioni che hanno visto Brescia andare a canestro con uno, due passaggi. Lo ha subito nel primo tempo da rimessa a metà campo, la Grissin Bon, e lo ha fatto anche in questo caso nel terzo parziale con un apertura di Luca per Michele Vitali. E lo ha fatto anche in modo pacchiano Reggio.

Canestro Brescia dopo 1 passaggio da tiro sbagliato

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James? Landry fa quel che vuole, praticamente sempre

E qui potremmo aprire un altro capitolo sull’intensità di Delroy James. Perché non deve segnare 20 punti, vero, ma se non usa nemmeno intensità e fisicità allora è dannoso. Qui Landry (che spesso ha avuto la palla in mano in impostazione per togliere pressione dai portatori di palla sul quel lo staff reggiano aveva chiesto questo) si fa tutto il campo e va a schiacciare. Bellissimo, ma James? Cosa fa? Male ieri l’ala reggiana, malissimo.

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