Ennesima occasione persa per dimostrare che la storia ha insegnato qualcosa. Il Ministero della Salute ha prorogato ulteriormente, con DL del 16 ottobre 2016, n°189 – da gennaio 2016, poi a luglio, poi al 30 novembre e ora al 1° gennaio 2017 – il decreto con il quale si rende obbligatoria la dotazione, per le Associazioni Sportive Dilettantistiche di un DAE, il defibrillatore semiautomatico.




E’ storia recente di un arbitro, in quel di Novellara durante una partita delle minors reggiane, salvato solo per la lungimiranza della società novellarese che si era dotata del DAE volontariamente, facendo frequentare corsi di formazione e addestramento BLSD-D a un numero congruo di personale delle stesse società in modo da cautelarsi in caso di problemi (QUI L’ARTICOLO).

Intendiamoci, probabilmente la responsabilità principale è del Legislatore che ha confezionato una norma che obbliga delle società spesso sono formate da normali amici che vogliono divertirsi una sera o due a settimana, a dotarsi di un presidio oneroso (generalmente oltre i 1000 Euro) quando già i costi di iscrizione a campionati amatoriali sono proibitivi per tanti.

Probabilmente una modifica di questo Decreto Balduzzi sbloccherebbe la partita. Ad esempio un contributo, o la traslazione dell’obbligo alla società che gestisce la palestra o l’impianto con mantenimento della necessità di formazione per almeno un tesserato più un sostituto delle società fruitrici.




Di certo c’è che dopo due anni e mezzo dalla pubblicazione del decreto (settembre 2013), ancora si specula su questa importante dotazione che poteva salvare e – come accaduto a Novellara – ha salvato, la vita a diversi sportivi.
Sperando che il 1° gennaio sia la data buona e che – questo pare inderogabile – il Ministero della Salute applichi delle modifiche al decreto stesso per rendere maggiormente fruibile questa importante dotazione.