Dieci gare ufficiali. Nove di campionato e una – sfortunatissima – di Supercoppa. La Grissin Bon sta macinando chilometri nella coesione e nei risultati e il passo falso di Montichiari contro Brescia non toglie nulla a un inizio di stagione formidabile.
E la squadra di coach Menetti ha saputo reinventarsi durante l’estate, cambiando molto più di quel che si possa pensare soprattutto come equilibri e sistema di gioco. E le statistiche del campionato di queste prime 9 turni, quindi alla vigilia di un terzo della regular season, dicono cose chiare e lampanti: la Grissin Bon ha nell’attacco la sua arma migliore, ma lo è perché la difesa – quanto conta – resta “da Grissin Bon” seppur la squadra reggiana quest’anno conceda, sulla carta, maggiori spazi alle avversarie.
SECONDO ATTACCO, SECONDO NET-RATING
Ed è questo l’aspetto che completa ed evidenzia quanto la squadra biancorossa sia riuscita a coniugare una produzione offensiva da prima della classe con una difesa che – pur subendo qualcosa in più degli anni passati, come detto – resta di alto profilo.
Aradori e soci sono il 2° attacco della Serie A dietro a Milano (84.8 contro 88.9), i 1° per percentuale da due punti (56.9%) i 5° da 3 punti (poco sotto il 40%) tirando 34.6 volte da dentro l’arco e 26.9 dal perimetro.
Lo scorso anno i tentativi erano rispettivamente divisi in 36 volte da 2 e 25.4 da 3. Nel 2014/15, 37.3 volte da 2, 24.5 da 3. Il dato delle conclusioni dai 6.75 cresce ogni anno e tirare 2.5 volte in più è un dato significativo. Ma la produzione di punti è aumentata molto di più in proporzione (80.2 e 77) a dimostrazione che questa squadra sta tirando con qualità.
Ma il dato interessante è quello relativo al Net-Rating, vale a dire la differenza tra l’Offensive Rating e il Defensive Rating, cioè i punti realizzati e subiti parametri sui 100 possessi): +5.7 per la Grissin Bon, seconda solo a un fantascientifico +16 di Milano e davanti ad Avellino (5.4). E la difesa reggiana quest’anno è – per ora – l’ottava della Lega, inusuale per la squadra di coach Menetti ma decisamente redditizio appunto perché davanti si viaggia alla grande.
L’equilibrio di gioco della formazione biancorossa è ora basato su di un attacco micidiale fatto anche di realizzatori che riescono a crearsi il tiro dal nulla (vedi il dato degli assist, 15, l’11esimo della Serie A), e da un aspetto importantissimo: Reggio è la squadra che perde il minor numero di palloni di tutta la Lega, solo 12.4.
Cinismo, razionalità e attacco micidiale. La nuova filosofia di gioco reggiana si delinea sempre di più e dimostra che il cambio è stato digerito e assimilato ottimamente.