Archiviata la vittoria contro Capo d’Orlando, la Grissin Bon si è rituffata nel lavoro di una settimana corta per preparare la trasferta di Varese, prima partita di un trittico molto ostico che attende i biancorossi con due trasferte di fila e la sfida contro Milano.
Max Menetti, con tutti a disposizione, ha analizzato la settimana appena trascorsa e presentato la sfida di domenica sera al PalaA2A di Masnago.




«Gentile è rientrato senza problemi – commenta i coach reggiano -, abbiamo fatto due giorni di scarico ma siamo pronti. Per vincere a Varese servono carattere e solidità. In oltre ci sono due fattori che ci possono portare a una nuova vittoria in trasferta: primo per tornare al successo dopo Brescia e secondo perchè Varese vuole riprendersi. M aspetto dalla squadra solidità e carattere e questi due punti ci darebbero la matematica delle Final Eight e per noi resta un grande obiettivo.
Varese ha tasso tecnico elevato – prosegue l’allenatore biancorosso -, con un grande talento come Avramovic e credo che i giocatori come Eyenga e Anosike che conoscono bene il campionato italiano siano un fattore. Ma noi resteremo concentrati su noi stessi per stare nel piano partita».




L’allenatore biancorosso prosegue analizzando altre armi della Openjobmetis:
«Maynor è un grande talento, ma attenzione ai ragazzi italiani, con Cavaliero in primis. E attenzione anche ai lunghi che possono fare bene e trascinano squadra e pubblico. Sarà un test probante per la nostra personalità».
Menetti commenta anche la scelta, fresca della società, di optare per il PalaDozza per la gara di cartello del 27 dicembre contro Milano: «Il PalaDozza ci ha dato una risposta fantastica nelle scorse partite, ma credo che al di là di quello che pensa ognuno di noi ritengo occorra dare fiducia alla società per quello che ha fatto in questi anni; se fossi tifosi non mi porrei il problema, seguirei la squadra in macchina per creare una grande cornice»

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