Sbornia da impresa. Sbornia da qualcosa di grande a cui percepisci di aver assistito. La Grissin Bon si gode la vittoria contro la corazzata EA7 Milano ma deve tornare subito sulla terra perché la situazione di emergenza permane e alle porte (lunedì’ 2 gennaio) c’è Pistoia su di un campo storicamente ostico per i biancorossi.
E cosa ha detto – quindi – la gara del PalaDozza contro l’Olimpia? Al netto del cuore e della resilienza Reggio ha vinto per alcuni aspetti precisi che abbiamo provato a sintetizzare in tre numeri, i nostri Analytics, che hanno portato a questa vittoria.
28-29-25-17-26-20-17-21-17: sono i minutaggi dei reggiani di ieri sera. Nella situazione di emergenza, Menetti è riuscito a mantenere tutti sotto i 30′ e a garantire, così, costanza di rendimento. Una chiave per arrivare al finale di gara con il quintetto che maggiormente ha reso e più esperto a giocarsi questa splendida impresa.
+12/+18: sono i +/- di due giocatori chiave per le rotazioni e per il successo reggiano di ieri. Federico Bonacini e Delroy James. Il primo conferma che di rotazioni difensive ne sbaglia pochissime e che ha la faccia giusta per restare in campo anche contro dei big di Eurolega, il secondo è il detonatore di entusiasmo che ha dato il là alla grande rimonta nel secondo quarto: difesa, intensità, voglia. Per entrambi.
36, 4/4, 7/9, 7, 51: sono rispettivamente i punti, i tiri da 2, da 3, gli assist e la valutazione del secondo quarto biancorosso. Una Messa cantata in latino, solenne e pensante per Milano, che ne smorza entusiasmi, equilibri (labili…) e convinzione che quella di Bologna fosse una formalità. Uno dei quarti più belli della storia biancorossa.