Dopo mesi di reale silenzio, ad eccezione di alcune dichiarazioni del presidente FIP Gianni Petrucci in cui chiedeva «…chiarimenti a Fiba, sul perché alcune federazioni hanno rispettato le regole e altre no», si torna a parlare della querelle Fiba-Eca. Una faida che ha prodotto – come unica e reale conseguenza – la rinuncia all’Eurocup per tre squadre italiane + una (Reggio, Trento, Sassari e poi Cantù) e nessun’altra rinuncia in giro per l’Europa.




Il presidente di Legabasket, Egidio Bianchi, in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport di stamane, ha dichiarato cose importanti, che lascerebbero presagire a un chiariemento pro-Eca della faccenda dalla prossima stagione. Bianchi ha detto: «Ho parlato con Bertomeu (ECA, ndr), lo stallo della passata stagione è superato. Abbiamo un posto in Euroleague e due in Eurocup e lavoriamo anche su una delle tre wild card».

Bene. Bravi. Bis. Il presidente Bianchi ha detto cose semplici, chiare, quasi scontate…eh ma, in tutta questa faccenda che si trascina da un anno esatto, di semplice e chiaro c’è stato nulla. Ecco perché queste frasi suonano forse troppo semplici (e non è responsabilità sua, intendiamoci) – nonostante dopo la bocciatura di Roma 2024 da parte della giunta Raggi, i toni delle più alte cariche del basket si siano ammorbiditi non di poco -: quindi ora, d’incanto, tutto è sistemato e dalla prossima stagione si torna a disputare la competizione ECA che si è guadagnata?
Ma come? E le leggi, le regole inaggirabili e ferree che tanto erano state usate come ariete per sfondare la resistenza delle “tre trombate+una”, dove sono finite?





Sono sparite. Così come sono sparite le Olimpiadi di Roma. Così come è sparita quella servizievole posizione pro-Baumann della Fip. Sapete però cosa non è sparito ancora, al di là delle dichiarazioni del presidente Petrucci e di quelle di un Bianchi che sta lavorando molto bene negli ambienti politici del basket nazionale e interanazionale che sia ECA o Fiba? L’Allegato 2.

Ecco cosa non è sparito. E finché questo allegato non sarà cancellato, tutto resterà immutato. Come dite? Ma perché se si sbandiera chiarezza nelle posizioni del prossimo anno questo allegato è ancora lì? Eh, perché forse ancora lo status-quo non c’è interesse che sia rotto. Quindi si da per chiarita una posizione che – a livello italiano – ancora così non è. E quando si aspetta a cancellarlo? Giugno? E la programmazione delle squadre? Capite bene che se si tornasse alla normalità, cioè Eurolega, Eurocup e Champions League, occorre chiarito subito, perché gli obiettivi a breve termine di alcune squadre, e di pari passo gli investimenti, potrebbero mutare non di poco.

Brava la Lega, stavolta. Il resto male, malissimo.