E’ uno dei cavalli di razza tricolori di questa Grissin Bon. Achille Polonara è da anni un faro della squadra biancorossa, anche se quest’anno gli equilibri differenti della formazione di coach Menetti lo stanno facendo faticare maggiormente per trovare punti come negli scorsi anni. Alla fine, però, se si vanno a riguardare le gare vinte dai reggiani, il suo zampino c’è sempre: tra schiacciate spettacolari, triple, rimbalzi o stoppate decisive.
Polonara è uno dei termometri di questa Grissin Bon e fa parte di un reparto, quello dei lunghi, che ha iniziato una rivoluzione pesante, che lo porterà ad avere un nuovo assetto per il 50%, con le partenze di James e – successivamente – di Lesic.
«Abbiamo fatto settimana buona di allenamenti – confessa Polonara – e ci siamo parlati dopo Cremona: ci siamo detti che dobbiamo rimboccarci le maniche. Ognuno deve dare qualcosa in più. Chi c’è deve farlo, perché siamo ancora “corti”. Secondo me siamo pronti, anche recuperando qualche infortunato appunto; c’è positività e credo che contro Caserta faremo bene».
Quanto hanno inciso gli infortuni in questo periodo di flessione e quanto una Grissin Bon che forse si è anche un po’ persa in alcune certezze che svanivano?
Hanno inciso, soprattutto in trasferta. E’ un dato di fatto ma non è un alibi e ci tengo a sottolinearlo. Ma come ho detto, ognuno di noi può fare di più e sappiamo quel che dobbiamo migliorare. Ora è arrivato Rimas che ci da una grande mano, le rotazioni saranno più ampie, e ci sono sempre meno buchi da tappare guardano al roster.
Pacchetto lunghi: è cambiato e cambierà ancora. Come la vive da diretto interessato dentro a questo reparto?
E’ un reparto che è un po’ da rifare, ma vediamo, è in evoluzione. Sava sa che deve dare tutto se resterà per qualche tempo ancora, ma non abbiamo dubbi su questo. Poi vedremo come e cosa cambierà. Anche in virtù della partenza di Delroy domenica saremo in emergenza. Contro Caserta però vogliamo fare grandi cose chiunque ci sarà.
E come valuta il Polonara di questa prima metà di campionato? Ha sofferto un po’ la partenza in panchina a inizio stagione?
Si, sono onesto: forse inconsciamente, però ci ho messo un po’ ad abituarmi. Però mi rendo conto che sono al servizio della squadra e che devo dare quel che posso che parta nei cinque o meno. Ora sono tornato in quintetto, mi fa piacere perché negli anni passati sono sempre partito da questo ruolo, però questo conta relativamente…
…cioè?
Cioè mi sento un uomo squadra; non devo fare 20 punti sempre o catturare 15 rimbalzi. L’obiettivo è la squadra e devo fare quel che serve per vincere. Poi ci sono anche gli avversari, che ti conoscono, ti vogliono limitare. Io faccio quel che mi viene chiesto, a volte riesce tutto bene, altre meno.
Polonara sta lavorando anche per migliorare se stesso. L’abbiamo vista dedicare tanto tempo al catch&shoot dall’arco nell’ultimo periodo di allenamenti…
Lavoro sul catch and shot a fine allenamento, alla mattina, con Max Menetti, con Devis Cagnardi. Sto cercando di migliorare in questo fondamentale ma soprattutto lavoro per ritrovare il ritmo da tre punti, perché in questa stagione non sempre sto facendo bene in questo aspetto del gioco. Credo che nell’idea dello staff questo possa servire a me ma anche per provare ad aumentare il ritmo in determinate situazioni offensive.