Quarta sconfitta di fila per la Grissin Bon, che disputa – contrariamente alle ultime uscite – una buona gara per larghi tratti in quel di Sassari ma viene punita dal peccato originale di questo ultimo mese e mezzo, vale a dire poca fiducia in se stessa e tanto caos offensivo.




La squadra di coach Menetti ha giocato 25’ di buonissimo livello mettendo alle stretta la squadra migliore del campionato a oggi ma ha subito il suo ritorno, perdendo di intensità e fisicità quando – nel terzo quarto – la partita è diventata una battaglia.

Nel nostro Analytics proviamo ad analizzare i tre numeri che sono risultati decisivi per questo KO in terra sarda.

4/12 – 9/13: sono i tiri da 3 punti di Sassari nel primo e nel secondo tempo. Una differenza enorme, che è stata generata dal buon gioco dentro-fuori dei sardi che ha palesato le pecche di una difesa che – in questo momento – se fatta lavorare sugli esterni fatica non poco a causa delle rotazioni ridotte e dei fisiologici momento di impasse di quel reparto. Quando non ha segnato da 3, la Dinamo è andata a giocare sotto da Savanovic o ha utilizzato il p&r con Lawal che ha reso tanto sopratutto in termini di tiri liberi e fiducia regalata.

20-2: sono i punti nel primo tempo e nel secondo di Amedeo Della Valle. E badate bene, non è un dato che evidenzia un calo della guardia, ma mostra come in questa condizione e ad eccezione di lui e Cervi, la squadra reggiana non abbia altra soluzione offensiva che possa portare a uscire da momenti di difficoltà. Sassari ha difeso bene il pick&roll con Della Valle, forzandone un passaggio che spesso non trovava ricevitori perché Reggio il gioco non lo ha mai ribaltato e non ha mai generato vantaggi. Per uscire dal momento di difficoltà serve una reazione di squadra, non solo di uno-due singoli alternati.




4, 6, 1, 1: sono i punti, rimbalzi, assist e stoppate di Jalen Reynolds negli 8’ in cui è rimasto in campo tra primo e secondo quarto. Un dato molto incoraggiante per il neo innesto biancorosso, che ha sì sporcato il foglio con qualche tiro scellerato o difese lasche, ma ha dato intensità, verticalità, fisicità e tanta voglia di sbattersi. Quello che – quando occorrerà dare fiato a Cervi – servirà come il pane a questa Grissin Bon. Nel momento nero, questo è uno degli aspetti da sottolineare.