Vittoria. Finalmente. Dopo quaranta giorni di digiuno, da quella clamorosa impresa contro Milano, la Grissin Bon si scrolla di dosso le tossine di un periodo terrificante, costellato da infortuni letali che l’hanno portata in in vortice di sconfitte a raffica e batte agilmente, con personalità, l’Enel di coach Sacchetti.
Buona prova corale di Reggio, che attacca molto bene, muovendo bene la palla e segnando 98 punti, difende ancora meglio soprattutto in alcune situazioni (meno in altre) e non accusa paura nei momenti in cui Brindisi ha provato a rifarsi sotto.
Abbiamo provato a estrapolare i tre numeri della gara che hanno indirizzato il successo di Reggio.
+16: è il plus/minus di Derek Needham. Attento, concentrato, poco incline a forzare tiri, prendersi soluzioni personali e soprattutto autore di una difesa da cineteca su Goss nel primo tempo e all’inizio del secondo. Così il play della Grissin Bon può essere davvero decisivo. Meno minuti (14 anche a causa falli), più lucidità e tanta garra. Fosse questo, con la crescita del De Nicolao visto ieri e il ritorno di Gentile, Reggio avrebbe davvero un uomo in più.
13/24: dato evidente, il tiro da tre punti. Però decisivo, perché quando questa squadra si passa la palla in questo modo e – di conseguenza – trova tiri in ritmo, seguendo il flusso, tutto cambia e le percentuali si alzano tremendamente.
Così la Grissin Bon, con Polonara che va dentro prima di pensare al tiro (ottimo) e facendo lavorare la difesa avversaria, diventa davvero difficile da arginare, considerando anche i lunghi di cui dispone.
3: sono i punti di Alessandro Lever. E prendiamo a riferimento il canestro segnato per sottolineare un concetto: voglia, determinazione, cose semplici, lucidità. Menetti ha detto che voleva ripartire dall’identità reggiana e dal settore giovanile. Ebbene il suo canestro con il PalaBigi che esplode è stato il suggello al concetto di quella frase. Bravo, bravo e ancora bravo. A dimostrazione che un ragazzo con voglia può dare molto di più che uno straniero poco concentrato e sa trascinare la squadra con la sua voglia.