La Legabasket ha diffuso i dati sulla presenza di pubblico e sugli incassi relativi alla prima parte della stagione 2016/17.

Per quanto riguarda l’affluenza di spettatori nei palazzi dello sport, la situazione è stabile rispetto alla scorsa stagione. In media 3,800 persone hanno assistito a una partita, leggermente in calo (-0.4% a/a). Milano ha registrato il dato più elevato, con 7,900 persone circa, mentre Capo d’Orlando quello peggiore, con poco meno di 1,900 presenti. La retrocessione della Virtus Bologna (5,400 spettatori in media nel 2015/16) ha penalizzato il dato medio, cosi come i cali di Pistoia (-12% a/a) e Milano (-8% a/a). Al contrario, la crescita di Avellino (+51% a/a) e Reggio Emilia (+23% a/a) ha influito positivamente, la prima favorita dal traino della partecipazione europea, la seconda dalle 3 gare interne disputate al PalaDozza di Bologna, più grande del Pala Bigi (5,570 spettatori vs 3,500).




Grafico 1: numero di spettatori medio per città – 2016/17 vs. 2015/16 – (migliaia)

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In termini di incasso, invece, il dato medio è risultato in crescita del +7% rispetto alla scorsa stagione, arrivando a 45,800 euro. Tale crescita è confermata (+4%) anche escludendo l’impatto delle 3 gare interne disputate dalla Grissin Bon Reggio Emilia al PalaDozza che hanno superato i 100,000 euro di incasso (la partita con Milano ha stabilito il record con 146,208 euro). Impattano l’aumento degli incassi ad Avellino (+37%), Varese (+7%) e Torino (+10%). In termini assoluti, l’incasso medio maggiore si è avuto a Sassari (80,800 euro), mentre quello più basso a Capo d’Orlando (15,300 euro).




Grafico 2: incasso medio per città – 2016/17 vs 2015/16 – (migliaia di EURO)

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Scendendo nel dettaglio, i dati pubblicati dalla Legabasket permettono alcune considerazioni sull’affluenza di pubblico nel campionato italiano e sulle possibili criticità. Innanzitutto, guardando all’indice di riempimento dei palazzi dello sport, (calcolato come numero medio di spettatori su capienza dell’impianto), emerge che in 4 città su 16 (Venezia, Reggio Emilia, Sassari e Brindisi) il palazzo dello sport è potenzialmente sotto dimensionato (indice di riempimento >90%), in considerazione che ci troviamo nella stagione regolare. Al contrario, grossi impianti come quelli a Pesaro (10,300) e Caserta (7,000) soffrono degli scarsi risultati sportivi delle rispettive squadre.




Grafico 3: riempimento e capienza del palazzo dello sport per citta – migliaia

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Analizzando gli incassi medi unitari, la media del campionato si trova intorno a 12 EURO per biglietto (abbonamenti inclusi). Notiamo che le prime 3 città (Reggio Emilia, Sassari e Brindisi) hanno presentato nel 2015/16 e nel 2016/17 un incasso unitario almeno del 40% superiore alla media (il record è di Reggio Emilia in entrambe le stagioni, >20EURO); inoltre le medesime città sono quelle con l’indice di riempimento più alto. Un discorso analogo può farsi per le ultime 3 squadre (Caserta, Cantù d’Orlando e Pesaro, escludendo Cantù che quest’anno gioca a Desio) con incassi unitari inferiori del 30% alla media e indici di riempimento molto bassi. Lungi dall’essere un commento esaustivo, a prima vista sembrerebbe che i prezzi dei biglietti siano fortemente correlati all’indice di riempimento, che segnalerebbe un possibile eccesso di domanda rispetto alla capacità disponibile.

Grafico 4: Incasso medio unitario – EUR

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Giovanni Ovi
Collaboratore Basketime