Mercoledì scorso stava giocando una gara fondamentale per l’AEK in Fiba Champions League, ma di fatto era già stato deciso di separasi da lui. Reggio è stata lesta e rapida a gettarvisi a capofitto, vista la penuria di lunghi che popolano il mercato d’Europa e dopo sei giorni eccolo qui, a Reggio, a “lo stoRE”, per la presentazione in maglia biancorossa.

Jawad Williams, un gira-mondo del parquet che ora ha scelto di “portare i suoi talenti”, parafrasando la frase del suo ex compagno di squadra Lebron James, in via Emilia.




Lo presenta il DS Alessandro Frosini, colui che lo ha scelto: «Presentiamo con piacere questo nuovo acquisto – commenta Frosini – è un innesto con cui chiuderemo il pacchetto lunghi per questa stagione. Appena abbiamo avuto il sentore, e ringrazio pubblicamente Filippo Barozzi che ha avuto un contatto all’AEK che gli aveva detto che si sarebbe potuto liberare. Siamo riusciti a lavorare sotto traccia e a portarlo a Reggio. Ci portiamo a casa un giocatore con esperienza, veterano, che ha tanti ani alle spalle sia in Europa sia in NBA. Puntiamo molto su di lui, per darci energia, letture di gioco, pericolosità dal perimetro e con la sua fisicità e la sua mobilità. Ci aiuterà sia a rimbalzo sia in difesa. Gli do il mio benvenuto; so che non è facile arrivare in corsa ma abbiamo avuto tante ottime referenze anche come persona. Abbiamo sottoscritto un contratto fino alla fine di questa stagione. Intanto ci dobbiamo conoscere, ma c’è apertura per un eventuale futuro se ci troveremo bene l’uni gli altri».

IMG_0910Tocca poi al protagonista, Jawad Williams: «Buongiorno (in italiano, ndr). Sono molto contento di essere qui, ringrazio tutti per l’accoglienza perchè è stata davvero calda e cercherò di dare tutto quel che posso per dare alla squadra quello di cui ha bisogno. Quando il nome di Pallacanestro Reggiana è entrato nel mio radar ho fatto ricerche e non ho trovato nessuna opinione negativa, anzi: grande organizzazione e grande club. Mi sento già parte di questa famiglia e voglio dare il mio contributo già dalle Final Eight. Conosco alcuni giocatori che hanno giocato qui, come Stone, Owens, Rautins, e tutti me ne parlano bene perché è un alto livello e molto competitivo. Sono pronto fisicamente, mentalmente, a livello emotivo. Devo solo imparare meglio qualche gioco della squadra».




Tornando sulla prima gara che ha potuto vedere dal vivo della Grissin Bon, Williams commenta: «Domenica ho visto una ottima mentalità, perché la squadra è stata capace di tornare in partita dopo qualche momento di difficoltà. Voglio ripartire da questo. So che società è arrivata a due finali scudetto, ma so che è difficile arrivare a quel punto; bisogna ragionare gara per gara, allenamento per allenamento.

A chi mi ispiro? Sono cresciuto con Jordan che è il mio idolo – prosegue Williams -, ma mi ispiro a Kevin Garnett che metteva tanta energia e cuore in ogni gara, spingeva i compagni. Vorrei essere un leader con l’esempio e aiutare tutti, giovani e compagni».
Ovvia la domanda sulla sua esperienza a Cleveland con Lebron James: «Conosco Lebron dall’High School, perchè io sono di un paese vicino a Cleveland. Giocare in casa è stata una grande esperienza: ma a parte le sue qualità tecniche e fisiche credo che sia un ragazzo con una grande etica. Ogni volta che faceva qualcosa di extra io facevo altrettanto: ora faccio uguale, mi fermo spesso a tirare dopo l’allenamento. Lo sento qualche volta, e le nostre mogli sono in contatto».