Smaltita la delusione delle Final Eight sfumate, la Grissin Bon si è rituffata nel lavoro per progredire e provare a riprendere subito la corsa in campionato, competizione che la vede in striscia positiva da due gare.
Max Menetti, con tutti gli effettivi presenti ad eccezione di Stefano Gentile, ha lavorato in vista della sfida con una delle squadre più in palla del momento, la Dolomiti Energia Trento di coach Buscaglia.
Il coach biancorosso presenta così la sfida alla squadra che nelle ultime quattro gare riesce a tenere le avversarie a 60 punti segnati con un picco di eccellenza sotto i 50.
«Settimana positiva – commenta Menetti – con Jawad Williams che è tornato giovedì dagli USA per un permesso programmato. Manca Stefano ma speriamo di averlo presto e ho visto una squadra con voglia di proseguire un percorso di crescita. Abbiamo un Reynolds che sta facendo buone cose, non sentendo il salto dalla Legadue alla Serie A e il cui utilizzo nelle ultime gare è stato deciso più dai falli che da me, perché il tecnico che ha preso in FinalEight credo sia stato qualcosa di eccessivo; bisogna smettere di pensare che lui sia un rookie e non accettare neanche la sua minima e corretta reazione».
Menetti passa poi ad analizzare la gara contro la Dolomiti Energia di domenica: «Quello contro Trento è il solito derby tra società amiche e contro una squadra che è in striscia da quattro gare con una difesa ottima.
Noi vogliamo però proseguire nel nostro buon momento e – prosegue – questa è la gara giusta, perché il livello dell’avversaria credo sia quello giusto per non rischiare di non sottovalutare la partita. Sarà un gara importante anche perché vincere domenica ci permetterebbe di andare 2-0 negli scontri diretti.
Sutton – prosegue – ha dato loro quell’atletismo che era la loro forza dello scorso anno. La società nei momenti difficili non ha sbandato e quando hanno trovato l’incastro giusto sono tornati in pista alla grande. Sono una squadra atletica ma non eccessivamente tattica; per vincere dovremo giocare di squadra e disputare una partita accorta come quella contro Capo d’Orlando e – conclude il coach reggiano – lavorare tanto in difesa restando concentrati».