Nonostante il diluvio, è stato presentato oggi pomeriggio a lo stoRE in Piazza Prampolini, dove alle 17 Kaukenas e Polonara hanno firmato autografi ai fans e, un’ora dopo, è stata la volta della presentazione del nuovo acquisto della Grissin Bon, Julian Wright.
E’ Alessandro Frosini a spiegare i motivi che hanno portato alla scelta del giocatore di Chicago. «Siamo molto orgogliosi di presentare questo giocatore – afferma il DS reggiano -, con cui abbiamo raggiunto un accorto per chiudere la stagione.
Abbiamo conosciuto sulla nostra pelle le sue caratteristiche e abbiamo ritenuto fosse il giocatore giusto per darci armi in più nel settore lunghi.
Ora abbiamo un asso in più nella manica da estrarre nel momento del bisogno. Ringrazio – prosegue Frosini – la società e la proprietà per aver messo ancora una volta nuove risorse a disposizione di questa scelta. Ringrazio anche Julian per aver dimostrato una precisa volontà di venire qui»·
Canotta numero 15, l’ex Trento e Trabzonspor è parso subito molto concentrato su quello che lo attende, vale a dire i playoff, ed emozionato, dichiara: «Sono molto orgoglioso di essere qui e ringrazio Dio per la salute che mi da. Reggio so che ha tante ambizioni, lo ha dimostrato sul campo, e sono qui per cercare di aiutarla a raggiungere un grande obiettivo. Sono davvero eccitato per questa esperienza – afferma Wright -, anche se non posso dirvi quanto importante sarà il mio ruolo; di certo nella partita a scacchi dei playoff dobbiamo essere tutti pronti a mettere in campo quel che serve per raggiungere il risultato».
Sulla sua scelta di sbarcare al PalaBigi, Wright dichiara: «Ho scelto Reggio perché da quanto ho giocato contro la Grissin Bon, il suo staff e il suo allenatore, ho davvero avuto una ottima impressione e grande rispetto, ed ecco il perché della mia decisione. Lo scorso anno sapevamo che giocare contro la Grissin Bon significava dover spingere al massimo per vincere, era ed è una loro caratteristica. E’ stato un fattore chiave nella mia decisione».
Riguardo alla sua capacità di aiutare la squadra in campo, Wright è molto chiaro: «Posso giocare da 4 e da 5, ma credo che non sia tanto una questione di posizione, ma leggere quel che serve in quel momento: posso attaccare dal palleggio, posso usare il fisico sotto canestro. Sono versatile e posso adattarmi a quel che mi chiede il coach. Non vedo l’ora di iniziare a imparare gli schemi di questa squadra. Non vedo l’ora di parlare con coach Menetti; ora c’è una partita da vincere e domani sera lo faremo. Siamo entrambe persone esperte e ci servirà poco per entrare in sintonia e – conclude – apprendere tutti i concetti che lui ha portato alla squadra».