Abbiamo provato a mettere insieme i pregi e i difetti di Garrett Nevels per farvelo conoscere meglio. Ecco un non esaustivo scouting report di Basketime.
188 cm (generosi) di altezza per 86Kg di peso. Wingspawn (apertura di braccia) di quasi 200cm, per un atleta di quell’altezza è un dato davvero impressionante. Non a caso la buona dote difensiva sulle linee di passaggio gli è valsa – nella sua carriera – un buon dato relativo alle palle rubate sia al College che nella sua esperienza europea.
Conosciamo meglio il nuovo acquisto della Grissin Bon, Garrett Nevels, con questo sintetico scouting, relativo ad alcuni suoi maggiori “strenghts”, le cose positive, e altri “weaknesses”, gli aspetti negativi e da migliorare.
STRENGHTS
Una delle prime cose che saltano all’occhio di Nevels è la sua capacità realizzativa. “He can shoot the ball”, si dice. Perimetro, 1vs1, driving, arresto e tiro, sensibilità nel tiro. Nevels può segnare in tanti modi, avendo anche un rilascio del pallone velocissimo e un range di tiro molto ampio. Seppur fisicamente non possente, è capace di chiudere anche in traffico.
Mid range jumper e arresto e tiro
Range di tiro e tiro piazzato da tre punti. Sicuramente la specialità della casa, costruito piedi per terra, dal palleggio, creando spaziatura. Varietà di soluzioni.
Capacità di leggere la situazione difensiva (importante per un realizzatore): qui Nevels attacca il recupero e conclude attaccando il ferro, nonostante il lungo schierato
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Altra situazione di tiro, ma che mostra un’altra sua qualità: il taglio flash dal lato debole. Capacità di lettura della difesa, come detto in precedenza. Nevels dimostra di avere questo taglio nel bagaglio, che spesso non si insegna, ma o lo si ha o nulla.
Altro taglio flash
Taglio flash, ancora, e driving layup
Il tutto associato, come detto, a un buon atletismo (in difesa e in attacco), alle mani veloci e alla capacità di poter fungere da “1” per qualche minuto.
WEAKNESSES
Fisico esile, tenuta tutta da scoprire ad alti livelli (dopo la EBA, la Liga Oro e ora un doppio salto, Serie A ed Eurocup), ma anche qualche aspetto che pare cronico. I dubbi su Nevels ci sono e sono tanti, ma rappresenta una scommessa, appunto.
La scarsa fisicità lo porta a non “mettere il corpo addosso” all’attaccante, ma ad accompagnarlo, in questo caso (n.8 in maglia nera). Poi prova a risolverla col suo grande atletismo, ma contro avversari fisicamente tosti va in difficoltà. Reggio usa “eleven” che è la pressione a tutto campo sulla rimessa a gioco fermo dal fondo, uguale a questa, quindi situazione che va migliorata.
Poi c’è la migliorabile concentrazione difensiva. Spesso Nevels si trova a difendere 2″ in meno di quanto sarebbe necessario, esponendo la difesa a rotazioni errate o tagli subiti. Sul lato debole, in special modo, mostra ancora lacune nel posizionamento e nello spacing.
Qui perde l’uomo perdendo la finta di taglio, poi la palla non arriva al suo avversario, ma poco cambia...
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Anche in questo caso perde il suo uomo, che è quello che fa la rimessa. Lo segue per un po’ sul curl, poi si ritrova in mezzo al nulla: il suo uomo è sotto, cattura il rimbalzo offensivo e segna facilmente.
Aiuto dal lato forte sul penetratore…insegnano a NON FARLO al minibasket
Qui si espone al tiro da 3 con un misto di un finto aiuto e di un mezzo flottaggio sul lungo: rischioso
Poi c’è un aspetto che è comune a molti realizzatori: Nevels tende a creare per se, ma non è incline all’assist, a quel passaggio che ti mette in condizione di segnare. La prima opzione è il guardare il ferro, se non c’è fatica a muovere la difesa e scaricare, sembra semplicemente separarsi dalla palla.
Anzi, spesso quando l’azione non lo coinvolge, tende a estraniarsi un po’, a girare la largo, con un body language non eccellente. Chiaro che in contesti dove lui è la stella questo ha un peso, a Reggio potrebbe essere un problema che si risolve.