Esperienza, leadership e tanta voglia di mettersi in gioco e un sorriso contagioso, che non guasta mai.




Lo presenta il DS Frosini, anch’egli visibilmente emozionato: «Sì, sono emozionato – ammette il DS biancorosso – quando si parla di questi giocatori mi viene la pelle d’oca; vedere un atleta del suo livello a Reggio non è una cosa scontata né semplice. E’ importante anche per come è costruita la squadra di questa stagione, perché vogliamo iniziare un nuovo ciclo e serve un giocatore come Manu. Non è stato semplice arrivare a lui ma avevo in testa questo innesto sin dall’inizio.
Ci darà tanto come etica del lavoro e come leadership che ha già giocato tanto in Italia, partendo da Treviso e arrivando al top di Eurolega. L’intoppo che ha avuto, cioè l’operazione al ginocchio, è superato e gli Europei disputati lo dimostrano. Non vediamo l’ora di vederlo sul campo, a partire da qualche minuto domani sera a Pesaro e poi al PalaBigi sabato. Il contratto – prosegue Frosini – è blindato, annuale. Ne avevamo parlato, di possibili uscite, ma ci siamo accordati per un contratto chiuso e siamo tutti soddisfatti».

Tocca poi al grande protagonista, cioè Markoishvili, presentarsi ai tifosi reggiani: “Grazie a tutti e sono davvero emozionato per le parole di Frosini. Sono felice di essere qui, davvero tanto. Il mio procuratore voleva un’uscita ma io ho voluto che il contratto fosse chiuso, perché se sei in una squadra devi lavorare per essa al massimo tutta la stagione. Ho visto energia, positività nella squadra e questo mi motiva ancora di più. Speriamo di essere positivi insieme.




Riguardo alle mie condizioni fisiche ora sono a posto. Quando due anni fa è iniziato il problema giocavo con dolore ma ora il ginocchio è a posto ed è rinforzato. Mi sento bene, corro e voglio sudare in campo con i miei compagni. Ne ho proprio voglia. Perché è scelto Reggio? Ho parlato tanto con Devis (Cagnardi, ndr) e io volevo giocare, ma giocare per divertirsi, per essere in campo come fattore, come protagonista. L’obiettivo – prosegue – è stato scegliere una squadra che può farmi giocare con questo ruolo. Cosa farò in campo? Quello che chiede il coach, partendo dalla difesa, perché la concentrazione in difesa, la professionalità in allenamento, l’esempio ai giovani sono le cose basilari per me. Dobbiamo creare una chimica ottimale per fare bene in un campionato ottimo e in Eurocup che è un grande obiettivo. Vedo che la squadra corre e ha tanta voglia di imparare ascoltando Menetti».