Un obiettivo inseguito tutta l’estate. La sua voglia di NBA, la voglia di Reggio di riaverlo, una campagna acquisti oculata e con un occhio al portafogli. Poi la sua quasi firma al Lietuvos Rytas settimana scorsa e i sogni che sembrano tramontare, anche per un ingaggio che non può essere certamente catalogato con “per du’ spicci”.
Poi il riavvicinamento, con la trattativa tra “JuJu” e il lituani che si blocca e con Reggio che – con patron Landi che ancora una volta decide di far prevalere la passione alla ragione -si tuffa su di lui. La trattativa è veloce, l’ingaggio resta alto, ma per lui, uno che può fare davvero far fare il salto di qualità a una già buona Grissin Bon, era un sacrificio fattibile.
C’era anche James White nella lista reggiana, con le due parti che si sono annusate per partorire una richiesta di ingaggio più bassa rispetto alle normali pretese dell’ex Knicks e anche di quella che ha poi portato all’ingaggio di Wright. “Questa cifra solo per Reggio”, aveva detto White al management biancorosso. Ma le ragioni tecniche hanno prevalso ed ecco Julian Wright. Stesse iniziali, stesso amore generato nei fans, ma caratteristiche diverse.
Che sarà a Reggio presumibilmente tra sabato e domenica, per poi iniziare la preparazione con la squadra biancorossa in vista della prima gara di campionato, lunedì 2 ottobre ad Avellino. Si lavora per farlo arrivare in tempo per la presentazione ufficiale, sabato sera.
E il catino di via Guasco potrà ammirare una Grissin Bon che ancora una volta promette grandi cose. Partendo dal basso però. In maniera diversa dagli ultimi anni. E forse, per la squadra che pare disegnata dal sarto sulle caratteristiche di coach Menetti, è meglio così.