I dati relativi ai punti segnati in pre-season dai giocatori biancorossi confermano alcuni aspetti importanti: Della Valle è leader offensivo.

La pre-season conta il giusto. Di solito conta soprattutto se vinci, mentre se perdi il leit-motiv del “il campionato è tutta un’altra cosa” inizia a diffondersi a macchia d’olio. Ebbene, le nove gare di pre-campionato della squadra reggiana sono state più che positive. Non solo come ruolino (7W e 2L), ma anche a livello di impressioni destate. E’ una truppa, quella di coach Menetti, profondamente rinnovata ma che pare aver già capito le linee guida per crescere velocemente e con redditività, vale a dire intensità, difesa e ritmo offensivo.

MARCATORI BIANCOROSSI



E i dati dei giocatori biancorossi – che sono ovviamente fini a sé stessi in quanto parametrati a minutaggi che non tenevano conto del “dover vincere” ma esclusivamente a mettere benzina nel motore e gestire eventuali acciacchi – sono positivi. Amedeo Della Valle è parso concentrato, maturato, in palla e soprattutto capace di calarsi con grande maturità nel nuovo ruolo di “creatore” per gli altri oltre che di realizzatore. Dietro di lui, come punti realizzati (16.8 contro 15.6), Cervi (che però ha dovuto convivere con l’infortunio subito in Nazionale), ma soprattuto Nevels e Mussini.
Perché soprattutto? Perché dai due – per motivi differenti – ci si attendeva una risposta riguardo alla nuova sfida. Il californiano è un folletto capace di fare fette le difese anche più qualitative e questa, dalla panchina, potrebbe essere un’arma non da poco. Mussini, invece, a livello offensivo è parso decisamente maturato e più continuo. Con Candi e gli stessi Della Valle e Nevels potrà subire meno la pressione dell’impostazione e della regia ed esprimersi anche sotto l’aspetto realizzativo.




Bene anche Reynolds (12.2ppg), in doppia cifra per punti anche se ancora vittima di qualche momento di “off” di troppo e l’intensità di De Vico.

Per Candi è ancora presto per dare giudizi: troppo indietro a causa dell’infortunio a fine stagione scorsa, ma già in grado di mostrare  buone cose difensivamente. Vene era un equilibratore, ora toccherà a Sanè nel ruolo di “4”, mentre Markoishvili è razionalità pura e questo non può che essere un fattore chiave per una Grissin Bon che pare frizzante e intensa come squadra, non solo nei singoli.

Il tutto in attesa di gettare un fiammifero su questa fiamma, che pare già discretamente vigorosa, di nome Wright.