Reggo parte bene poi soffre. Sembra crollare ma torna in gara e quasi la porta a casa. Ecco i tre numeri della sconfitta del PalaDelMauro.

Sconfitta positiva, semmai ne esista una. Animale mitologico che però a volte può essere evocato. E’ questo il caso. Reggio esce battuta nel risultato ma non nella sostanza: la squadra di coach Menetti lotta sul campo più caldo della Serie A e lo fa conducendo la gara, sapendo soffrire, rientrando dal -11 e giocando per il sorpasso.




Scontato? No. Sia chiaro. Ma lasciamo perdere per un secondo i discorsi a lungo termine e concentriamoci sulla gara del PalaDelMauro. Dove ha perso Reggio la sfida e cosa ha fatto di buono?
Ecco gli #Analytics.

13: sono le palle recuperate da Reggio durante il match. Tante col lavoro collettivo, con la difesa che si chiude, con le braccia che lavorano nel modo corretto e le mani veloci. Linee di passaggio sporcate e tante piccole cose che nemmeno sono andate sullo score. Bene, molto bene Reggio. Questa attitudine la porterà molto più vicina ai suoi obiettivi.

6/24: tiri segnati e tentati da 3 per la Grissin Bon. 25%. Non è importante il dato in sè e per sè, perché Avellino ne ha segnate altrettante, ma è il concetto di fondo: se a questa squadra togli il ritmo dal perimetro, fatica. E’ un fatto.




Difficilmente cambierà molto questo aspetto, ma certamente lo staff potrà lenirne la dipendenza. Ora è così e se i biancorossi prendono ritmo dai 6.75 diventano letali.

31-62: sono i punti segnati dai lunghi (Reynolds 12, Cervi 10 in 12′, Sanè 9, Wright 0) sul totale. Wright 0, Markoishvili ha faticato al tiro (ma ha fatto altro) Della Valle ne ha messi 10 ma ha lavorato anche per la squadra pur litigando col canestro, Candi 0, Mussini 3. Questa squadra ha potenziale davvero enorme ed è ben bilanciata. Serve solo tempo per crescere. Assieme.