Inauguriamo oggi una nuova rubrica che ci accompagnerà per tutta la stagione di Serie A e di Eurocup: #DomandeBanali.
Con esse, che possono essere due, tre, dieci ogni gara, vogliamo provare a fare un’analisi diversa della gara biancorossa, cercando di rispondere alle domande “senza risposta” e che – soprattutto – possono lasciare spazio a diverse interpretazioni
1. CONTENTI O DELUSI DELLA PARTITA DI IERI?
Contenti. Inutile guardare solo al crudo risultato, perché tutti, oggi, abbiamo quell’amaro in bocca generato dalle sconfitte sul proverbiale filo di lana. Occorre andare oltre, perché il processo di maturazione di questa Grissin Bon non può – come ha confermato anche coach Menetti – essere legato al singolo risultato, ma è un percorso: lungo, tortuoso, fatto di delusioni e scottature. Non era scontato arrivare a questo punto della stagione a questo livello di intensità. Non era scontato che Reggio potesse giocarsela al PalaDelMauro. Non erano scontate tante cose. Ecco perché la risposta può essere solo una. E questo va oltre le giuste analisi sulle singole situazioni.
2. PREOCCUPATI DELL’IMPATTO DEI PLAY?
No, per ora. Perché Mussini è alla sua prima gara ufficiale da play vero di una squadra con dei signori giocatori e Candi ancora è lontano parente del “solito Candi”. Certo, servirà qualcosa in più anche per sgravare dall’onere della gestione del pressing (che a sensazione tante utilizzeranno contro Reggio) le guardie, ma attenzione: questa squadra è progettata perché anche queste ultime abbiano la palla in mano in impostazione.
E’ così e nel precampionato questo è stato un aspetto lieto e positivo. Certo, è il reparto dove servirà maggior lavoro e maggior crescita. Ma lasciamo che avvenga. I processi dopo 5′ di stagione regolare non fanno per Reggio in questa stagione.
3. OCCASIONE PERSA?
Mah. Sì per come si era messa la partita. Ecco da dove deriva un pizzico di delusione. Ma alla fine – provando sempre a staccare il processo di valutazione dal risultato (mica facile sia chiaro, ma riteniamo sia necessario), è stata la classica partita del “azz…, peccato davvero!”, quindi, lavorando sul medio periodo, no. E’ una gara persa che si poteva vincere e questo avrebbe aiutato nel processo di maturazione. Ma la squadra c’è, la difesa è stata ottima, l’attitudine ha soddisfatto tutti. Per ora la derubrichiamo a “peccato!”.