«Abbiamo bisogno di continuare nel nostro percorso e dare continuità ai 33′ di Podgorica». Max Menetti ha le idee chiare sulla strada che questa Grissin Bon deve percorrere. E per farlo occorre passare dalla gara di Sassari contro la Dinamo.
«Hanno una squadra tosta e piena di talento, con un’anima viva. Devecchi e Stipcevic sono i metronomi di questa formazione, che schiera tanti giocatori interessanti come Bamforth, Pierre e un Randolph che ha appena fatto una gara da quasi 30 punti. Poi riabbracceremo Achille che è stato una grande realtà degli anni passati, ma che dopo la palla a due vorrà vincere come d’altronde noi.
Dobbiamo avere la rabbia, la voglia di azzannare la gara per portare a casa la vittoria».
COSA MANCA A REGGIO
«Abbiamo un vissuto molto breve. Markoishvili ha due gare con la squadra prima del campionato, Wright nessuna. Se la pre-season non fosse importante non la giocheremmo, mentre lo è. Questo vissuto deve dare la forza di avere continuità: a Podgorica abbiamo avuto un inizio timoroso, poi dopo averla ripresa abbiamo perso ritmo quando ci siamo accorti che ci stava sfuggendo. Non è mancanza di killer instinct, credo sia qualcosa di globale.
Contro Pesaro eravamo a +7 a 2′ dalla fine e abbiamo gettato via la gara, ma credo che tutto derivi da una situazione che ha un filo conduttore unico. Quei 2 punti avrebbero cambiato la visione del momento, ma anche se l’avessimo vinta non avrebbe cambiato nulla rispetto a quello che i 40′ avevano detto. Nessuno prevede di partire male, ma siamo all’interno di quello che ci aspettavamo la squadra potesse dare subito. Voglio di più però: voglio ragazzi che stanno dando il 150% ma che lo devono fare per tutta la gara.
MARKOISHVILI TROPPO POCO INCISIVO?
Sicuramente lo è perché io e la squadra non lo abbiamo messo in condizione di rendere in queste ultime due gare, quindi cercheremo di farlo meglio. Siamo stati poco bravi nel farlo soprattutto a Podgorica. Non ho giocatori egoisti, né che non si vogliono passare la palla. Dobbiamo capire dove andare in determinati momenti della gara. Occorre che tutti imparino a punire gli errori avversari e a cercare chi può farlo.
DUE GARE ESTERNE BUONE E UNA IN CASA MENO: EMOTIVITA’?
Probabilmente sarà un grande pregio e un grande problema a volte. Ma credo che per come è stata costruita questa squadra, con tanti rookie e alcuni veterani, deve essere la nostra forza. Sapendo che può giocarci qualche tranello a volte, ma dobbiamo dare tutto quel che abbiamo dentro. Ad Avellino dovevamo essere più cattivi, mentre a Podgorica abbiamo commesso errori diversi. A Sassari è un altro bel test per capire che squadra abbiamo.
MUSSINI GUARDIA?
Abbiamo sempre giocato con lui e Mussini in play. Stiamo cercando di entrare in un sistema dove chi prende l’apertura porta giù palla perché abbiamo tanti giocatori che possono farlo. Esterni in appoggio e in auto. Mussini però sarà il play di questa squadra assieme a un Leo Candi che sta dando già tanto, ma il tutto all’interno del percorso che entrambi devono fare.
SITUAZIONE CERVI
Oggi ha fatto altri esami per capire se il suo problema al ginocchio si stia risolvendo in queste tre ore di allenamento lo abbiamo gestito. Lo portiamo a Sassari e speriamo di poterlo schierare.