Si ricomunica. Dopo tre settimane di sosta, riprende la Serie A e la Grissin Bon riceve la finalista delo scorso campionato, quella Dolomiti Energia Trento che ha perso proprio in questi giorni Jorge Gutierrez e che appaia i biancorossi in classifica a quota 18.
Coach Menetti presenta la sfida alla squadra di Maurizio Buscaglia.
«Ci rituffiamo nel campionato con una gara chiave – commenta il coach reggiano – come saranno tutte le prossime. Abbiamo sfruttato queste settimane di sosta per recuperare fisicamente e ricaricare le condizioni fisico-atletiche; mi ripresento contro Trento con roster al completo, con tredici giocatori.
Parallelamente c’è qualche punto interrogativo, perché una sosta così lunga – che non ha neanche un vissuto sui cui basarci – ha certamente dei dubbi sul come affronteremo la gara. Dovremo essere pronti emotivamente e come energia fisica, perché ci siamo appellati alle esperienze calcistiche degli anni passati dove ci si fermava per tre settimana. Chiaro, anche Trento sarà nelle stesse condizioni.
Avere tutti a disposizione – prosegue Menetti – mi costringe a fare delle scelte sui ragazzi stranieri: mi dispiace perché hanno grande energia ma avere tutti a disposizione ha il suo rovescio della medaglia. Chiaro che quel che deciderò, e lo farò domani, sarà anche improntato alla gara di martedì e alle condizioni fisiche dei rientranti dagli infortuni, in special modo Markoishvili perché De Vico non rientra nel turnover, anche se anche lui sta benissimo e ha avuto ottime sensazioni, trovando ritmo e condizione».
Passando ad analizzare Trento, Menetti commenta: «Sono una squadra che purtroppo per il basket italiano non ha più lo sforzo dell’EuroCup ma resta la finalista scudetto, non dimentichiamocene. Loro hanno avuto un andamento diverso rispetto a noi, più lineare del nostro. Ma vogliono rientrare nei playoff e hanno grandi ambizioni. Gutierrez giocava spesso da guardia con Forray, in EuroCup, e certamente non potranno ripresentare. Ma sono lunghi, tosti, pronti. Forray, se ce ne fosse bisogno, giocherebbe sessanta minuti a gara, pertanto al di là del valore del giocatore, non credo che questa assenza li impensierisca più di tanto, anche perché spesso i loro giochi nascono non dal play. Dovremo essere bravi a portare la gara sul nostro basket ma restando pronti a giocare su ritmi non propri»·