Sarebbe stata dura, lo sapevano tutti. Così è stata gara1 delle semifinali di EuroCup a Krasnodar. Il livello del Loko è altissimo e ieri sera, diciamo pur la verità, è parsa una squadra in totale controllo, giocando il secondo tempo con un filo di gas alternandolo a un paio, non di più, di aumenti di marcia.
Ma sono le semifinali di EuroCup, appunto, e si gioca per arrivare a queste gare.



Tornano le #domandebanali ma stavolta miste a #robatattica per analizzare la gara di ieri e il secondo atto in programma venerdì in un PalaBigi che va verso il sold-out.

1) Ma il Loko è davvero così forte? E’ battibile?

Il Loko è davvero una squadra di Eurolega. Ma non come qualità tecniche. Proprio come sistema di gioco LEGATO alle qualità tecniche del roster. Sono dei martelli pneumatici in quel che fanno sul parquet: cambi, raddoppi, aiuti, copertura dell’area. La squadra di coach Obradovic lo fa alla grande, con timing perfetto il più delle volte. Ti soffocano, ti mandano in confusione, compaino dal lato debole quando pensi di averli battuti.
Non stiamo dipingendo un quadro astratto, idealizzandoli. Lo fanno proprio. Pensate cosa dev’essere giocare l’Eurolega a certi livelli. Reggio ha trovato qualche buona soluzione pronti via, ha lavorato bene quando si è passata la palla, ha segnato sfruttando qualche uno contro uno, ma alla lunga il non far muovere la palla con tempi giusti e continuamente lo paghi. Perché ti vai a schiantare contro una difesa che ha chiaramente negato canestri facili, ha fatto “a botte” ogni singola ricezione dei centri biancorossi sotto canestro, ha coperto il perimetro e ha fatto prendere alla Grissin Bon tiri fuori ritmo.



 

Bravi. E belli da vedere, perché giocano all’unisono e a tratti in difesa paiono cani rabbiosi davanti a un pezzo di carne fresca. Nella gif qui sopra, mostrano tutta la loro solidità offensiva, muovendo la palla vorticosamente, senza fare nulla di eccezionale, ma sono davvero sempre in movimento, c’è sempre un passaggio, c’è sempre qualcuno che agevola il compagno che deve passare un pallone. Essenziali ma ad alto livello.
Reggio, in gara2, conterà sul fattore PalaBigi, dovrà fare la gara perfetta solo per sperare di arrivare a pareggiare la serie. Ma è giusto così, perché il Kuban è di quel livello lì.
La sensazione netta è che queste partite – anche solo guardandole – insegnino molto di più che dieci gare del campionato italiano per qualità di pallacanestro e per “cosa tu debba imparare a fare per giocarle alla pari”. Ieri sera è stata una lezione universitaria e la speranza che la truppa reggiana abbia già imparato qualcosa.

2) Dove più mettere in difficoltà il Kuban, la Grissin Bon?
Bella domanda. Forse con poche risposte. Di certo i russi – quando la palla gira bene e i giocatori reggiani si muovo senza palla, non 1vs3,4,5 – perdono un filo di efficacia. Perde qualche taglio, qualche backdoor, qualche cambio difensivo non perfetto.

In questa situazione è brava la Grissin Bon, ma prestate attenzione a come si chiude il Loko sull’attacco al recupero di Markoishvili: sono in 4 che collassano verso il penetratore con Collins appena battuto.





Emblematico il backdoor di Chris Wright nel secondo quarto, dove il suo avversario diretto era talmente concentrato sul negare la ricezione fronte all’attaccante che ha perso il play reggiano.

Poi occorre aprire la scatola: tiro da 3 punti, facendo lavorare la difesa in pre-rotazione (quindi muovendo la palla). Della Valle potrebbe essere un’arma, ma non è risolutivo. Tutti devono lavorare bene su questo fondamentale, riducendole perse al minimo e facendo correre la difesa. Così si lavorerà meglio anche sotto.
Altro aspetto chiave, a parer nostro, sarà quello relativo alla palle dentro per giocatori come Qvale, che arrivano dirette o usando la sponda, dove Reggio si è spesso trovata a giocare col cambio difensivo ma facendo ricevere molto profondo (bravo lui, perché questo vuole fare e lo fa) il centro della formazione russa.



Qui Reggio era a zona e parliamo di una transizione, seppur non primaria, però è capitato tante volte, anche a uomo, non solo sul cambio. Quale ha un IQ elevatissimo e queste cose le fa davvero benissimo. La Grissin Bon deve lavorare meglio lavorando, semmai, in anticipo sul passaggio dentro.

Facile parlarne comodamente seduti sul divano, ma il Loko fa queste cose alla grande. Sarà un Everest da scalare, assieme ai 4545 del PalaBigi.