Dei nuovi arrivati più che positivi Ledo e Butterfield, da rivedere Griffin, sfortunato Gaspardo (distorsione alla caviglia che a caldo non è parsa grave ma che verrà rivalutata oggi).
La nuova Grissin Bon si è presentata al proprio pubblico nella classica amichevole di fine ritiro sconfiggendo il Derthona Basket, formazione che sarà ai nastri di partenza della prossima Legadue come una tra le più attrezzate per cercare di aggiudicarsi una delle tre promozioni nella massima serie, con il netto punteggio di 82 a 63 ma toccando un paio di volte anche il +30.
Di seguito i più e i meno, a nostro avviso e con tutte e attenuanti del caso, di una gara che a detta di coach Cagnardi “ci lascia soddisfatti per il risultato ma nell’ottica dell’idea di gioco che vogliamo sviluppare c’è ancora tantissimo su cui lavorare”.
I PIU’
IDENTITA’ DI SQUADRA
C’era tanta curiosità attorno a questa nuova Grissin Bon anche per l’esordio sulla panchina di coach Cagnardi. La sua creatura è allo stato embrionale ma il modus operandi con il quale i biancorossi affronteranno le gare da qui al termine della stagione è già molto chiaro: difesa forte, controllo dei rimbalzi e ricerca sistematica del contropiede e della transizione. Una squadra che ama giocare senza far schierare la difesa avversaria e che crea attacco (20 assist, di cui 11 di Llompart su 29 canestri realizzati) partendo dal controllo dei tabelloni, andando a rimbalzo con tutti gli effettivi (ieri 48 rimbalzi di cui ben 20 degli esterni).
INTESA
I giocatori biancorossi (orfani di Leo Candi, convocato da coach Meo Sacchetti nella Nazionale maggiore n.d.r) danno già l’impressione di trovarsi a meraviglia soprattutto dal punto di vista di quello che al di là dell’oceano chiamano “spacing” ovvero il saper occupare correttamente ogni zona del campo. Rispetto al passato si va molto più spesso a cercare il lungo in post basso e il lato debole lavora forte per creare linee di passaggio pulite per poter liberare i propri tiratori oltre l’arco. Buona anche la comunicazione difensiva anche se si sono viste situazioni di aiuto, scalata e recupero un po’ nebulose; nulla che non si possa risolvere con il lavoro in palestra.
LEDO-BUTTERFIELD
Sono bastate circa due azioni per capire di che pasta sono fatti i due nuovi stranieri della Grissin Bon: Ricky Ledo sembra dare l’impressione ci centrare davvero poco con il campionato italiano data la quantità di talento che è lì pronta ad esplodere non appena i postumi della preparazione saranno smaltiti. Spencer Butterfield invece, come da noi anticipato nella puntata di inizio agosto, non è solamente un tiratore mortifero (ieri 5/8 da oltre l’arco) ma un giocatore a tutto tondo (7 rimbalzi, buona difesa e ottime letture offensive con un sontuoso 1,36 di OER). Se il buongiorno si vede dal mattino…
RICCARDO CERVI
Uno degli argomenti più dibattuti in questa estate è stato senza’altro quello delle condizioni del capitano biancorosso reduce da un paio di annate tutt’altro che semplici dal punto di vista fisico. I mesi di terapia e lavoro in quel di Siena ci hanno restituito il Riccardo Cervi che tanto ci mancava: nel 14/44 da due di Derthona c’è tanto del suo e nei 22 minuti in cui è rimasto in campo per gli avversari arrivare al ferro è stata quasi un’agonia. Ovvio che siamo all’alba della stagione ma le sensazioni paiono finalmente molto buone.
MENZIONE D’ONORE
NICCOLO’ DE VICO
L’uomo mascherato è già in splendida forma e sembra che non sia mai uscito dal campo da quell’ultima partita contro la Virtus: 13 silenziosissimi punti con percorso netto al tiro, altissime efficienza e aggressività difensiva oltre ad una presenza fissa e costante per i suoi compagni. Senza aver tolto neanche una seggiola…
I MENO
PALLE PERSE
Premettiamo che ovviamente siamo alla prima uscita stagionale dopo 10 giorni di tanta atletica e poco basket ma data la tipologia di basket che questa squadra si spera arriverà a sviluppare nel breve/medio termine è giocoforza indispensabile limitare le palle gettate alle ortiche durante ogni singola gara. Diciamo anche che è chiara e precisa scelta dello staff quella di spingere sulle transizioni primarie perciò fisiologicamente questa squadra sarà sempre soggetta ad un certo tipo di palle perse. Ieri sono state ben 20 (7 solo di Eric Griffin) con anche l’attenuante del massiccio impiego dei baby della cantera biancorossa ma siamo certi che già dalla gara di mercoledì contro Bakery Piacenza questo dato statistico subirà una sicura variazione al ribasso.
TIRO DA FUORI
Anche in questo meno vorremmo tenere conto dell’attenuante di cui sopra, quella relativa allo stato embrionale della stagione biancorossa oltre al fatto che questa squadra ha un notevole talento per questo fondamentale che però va gestito senza farlo diventare la vita e la morte del gioco biancorosso. ieri Reggio ha tirato con un ottimo 14/23 da tre punti. Allora perché metterlo tra i meno? Più che altro per provocazione: nel basket moderno il tiro d fuori è sempre più fondamentale ma con le caratteristiche di 1 vs 1 che ha questa squadra sarebbe bello poter vedere, a giochi rotti, giocatori che vanno dentro a prendere falli piuttosto che dieci secondi di palleggio seguiti dall’inevitabile “preghiera” da fuori.
TENUTA PSICOLOGICA
Anche qui si tratta più di una provocazione che di un vero e proprio meno: a detta di coach Cagnardi questa squadra “è stata molto positiva nei singoli nella misura in cui hanno fatto quello che è nelle loro corde ma quando Derthona ci ha preso le misure abbiamo commesso errori che non possiamo e dobbiamo permetterci di fare”. Messaggio chiaro e limpido: la squadra ha un impostazione di gioco che deve cavalcare ma deve sapersi adattare all’avversario che si trova davanti soprattutto quando va in difficoltà dal punto di vista realizzativo.
ERIC GRIFFIN
Anche qui occorre dare tutte le attenuanti del caso, tenendo anche conto che meglio oggi che il 7 ottobre contro Polonara e Cooley, però è ovvio che palesemente ieri sera dietro la lavagna ci sia finita l’ala/centro americana. Griffin è un giocatore che sull’energia e sulla condizione fisico-atletica basa tutte le sue fortune e in questo momento entrambe non sono ai massimi livelli di stamina, ma 3 punti, 4 rimbalzi, 7 perse e 5 falli fatti non sono certo numeri che ti aspetti dal lungo USA ex Jesi.