E’ difficile, tremendamente difficile parlare di basket giocato. Il dramma che ha portato via Kobe Bryant, la piccola Gianna e altri sette membri di quel tragico volo ci ha lasciati senza respiro e senza parole. Il filo che lega Kobe alla nostra città è invisibile ma fortissimo. Sarebbe riduttivo raccontare uno dei tanti aneddoti riguardanti il legame tra il grande campione e il mondo del basket femminile reggiano. Sarebbe riduttivo perché Kobe è di tutti, è in tutti. Kobe non è solo uno dei più grandi sportivi di sempre, Kobe rappresenta una mentalità da cui tutti abbiamo provato almeno una volta a prendere ispirazione.
Kobe è in chi si è allenato col 24 sulle spalle, in chi è sceso in campo con un ricordo scritto sul braccio oppure indelebile sulle scarpe. In chi a scuola, al lavoro o in palestra ci pensa e sente che manca una parte di se.
E’ tremendamente difficile, ma vogliamo provarci.

Doveroso iniziare dalla notizia che ha lasciato tutti a bocca aperta. Andra Ligabue non è più l’allenatore di Puianello. A guidare la squadra già nella trasferta di Cavezzo era presente Elibetta Olivari, coach del settore giovanile gialloblù e capo allenatore della prima squadra fino a giugno 2018.
Riportiamo il comunicato trasmesso dai canali ufficiali di Puianello Basket Team:
“La PBT comunica che coach Andrea Ligabue dalla scorsa settimana non è più l’allenatore della prima squadra. La società ha optato per una soluzione interna per condurre la squadra fino alla fine del campionato.
Ringraziamo Andrea per il grande impegno e i risultati ottenuti nella scorsa stagione e la quinta posizione in cui si trova la squadra nel campionato in corso e gli auguriamo un futuro sportivo e personale ricco di soddisfazioni”.

Puianello è scesa in campo nel weekend a Cavezzo, rimediando una pesante sconfitta.
In serie C cade Casalgrande mentre Scandiano continua a volare. Il Tricolore, reduce da 4 vittorie consecutive, tornerà in campo il 2/2 nella difficile sfida di Fidenza.




SERIE B
Acetum Cavezzo – Chemco Puianello 66-28

(19-6, 32-17, 49-26)
Puianello: Oppo 3, Ligabue J. 3, Montanari 5, Pignagnoli, Martini 4, Manzini 8, Fontanili, Boiardi 2, Codeluppi, Dall’Asta 3, Albertini. All: Olivari Ass: Fontane, Scarcella.

Niente da fare per la Chemco che cade in casa della corazzata Cavezzo. Dopo pochissimi minuti di studio, Bellodi piazza 10 punti consecutivi mandando le padrone di casa in fuga (19-6 al 10′). Nel secondo quarto Puianello tiene il passo e la distanza resta invariata, ma nella ripresa Cavezzo dilaga e con i canestri di Brevini e Calzolari raggiunge il +38 finale.
Il prossimo impegno della Chemco sembrerebbe altrettanto proibitivo. Le ragazze di Olivari scenderanno in campo il 2/2 a Parma contro la capolista Tigers.




SERIE C

Magik Rosa – Pallacanestro Scandiano 36-62
(7-9 19-28 30-42)
Scandiano: Fedolfi, Munari 11, Meglioli 13, Pieracci 2, Denti 12, Chiletti 4, Cisse, Bini 11, Marino 9, Nalin All:Piatti Ass: Simonini.

Virtus Casalgrande – Nazareno Carpi 31-52
(9-12 16-24 24-36)
Casalgrande: Garuti 2, Catti 8, Poli 2, Braglia, D’Ettore 3, Duzzi 2, Manelli, Prodi 4, Notari 1, Venturi, Pierfederici 7, Gregori 2. All: Manini.

Dopo la vittoria in volata a Vico, torna alla sconfitta la Virtus Casalgrande. Troppo forte e motivata l’esperta squadra carpigiana, alla disperata ricerca di un posto nei play-off nonostante il girone d’andata caratterizzato da tantissimi infortuni abbia fatto perdere punti preziosi. La leadership di Garuti e i canestri di Catti e Pierfederici non basano per restare in partita fino al 40′.
La Virtus tornerà in campo il 5/2 nel derby di giornata con il Basket Tricolore.
Scandiano ha affrontato l’insidiosa trasferta di Parma sul campo della Magik. Come previsto le parmigiane non hanno reso vita facile alla capolista. La difesa a zona schierata da coach Caggiati ha tenuto il punteggio bassissimo per tutto il primo tempo. Nonostante una difesa che concede appena 19 punti in 20 minuti, Scandiano non riesce a scappare. Nel ripresa Parma resta attaccata alla gara fino al 30′, poi le ospiti scappano grazie alle triple di Marino, Munari e Bini. Ancora un’ottima prova della classe 2004 Meglioli che, seppur limitata dai falli, va di nuovo in doppia cifra mostrando grande solidità nel pitturaro.
Non è sceso in campo questo weekend il Basket Tricolore, che sarà impegnato nella doppia trasferta di Fidenza e Casalgrande il 2 e il 5 febbraio. Reduce da 4 vittorie filate e saldamente in terza posizione, le reggiane sono lanciatissime verso la post-season. Dell’ottimo momento biancorosso abbiamo parlato con il coach Stefano Notari.

Coach, dopo diversi successi in campo maschile, come è arrivato a accettare questa sfida la scorsa estate? Ha avuto esperienze precedenti nel femminile?
Prima di tutto vorrei salutare e augurare buon anno ai tanti lettori di Basketime. I primi contatti con la società ci sono stati a maggio dell’anno scorso, dopo che la Pallacanestro Correggio ha deciso di affidare i miei gruppi del settore giovanile a un altro allenatore. A quel punto volevo mettermi in gioco con una esperienza mai fatta, ho svolto alcuni allenamenti con le ragazze e ho trovato un gruppo competitivo e molto allenabile. Così ho deciso di propormi per guidare il Basket Tricolore con grande entusiamo.
Come si trova in questo mondo? Quali le principali differenze con i ragazzi?
Mi trovo molto bene, come è successo con tutti gli altri gruppi che ho allenato. Dal punto di vista umano le ragazze richiedono una maggiore attenzione. Dal punto di vista tattico applico alcuni accorgimenti per arrivare a certe situazioni in modo differente. Il gioco è meno fisico e atletico e quindi è necessario sviluppare qualcosa di diverso, per questa ragione in estate ho lavorato per arrivare pronto a proporre soluzioni che potessero aiutare le ragazze e non metterle in difficoltà.




Dopo la retrocessione del 2017, l’anno scorso il club ha mancato l’accesso ai playoff. Questa stagione invece grazie al suo arrivo siete partiti forte e occupate stabilmente la terza posizione. Soddisfatto?
Si sono molto soddisfatto per tanti motivi. Credo che riuscire a trasmettere la mia mentalità a una squadra femminile alla mia prima esperienza in questo ambiente sia stata la cosa più difficile. Tuttavia in pochi mesi le ragazze hanno assorbito un’idea di gioco diversa dalla precedente, grazie alla loro straordinaria applicazione.
Qual è la ricetta tattica dei tanti successi, ottenuti spesso su campi ostici al di là dell’Enza?
Vincere fuori casa è sempre molto complicato per tanti motivi, in tutte le categorie e in tutti campionati. Le ricette tattiche alla base di queste vittorie variano da partita a partita, l’importante però è mantenere un livello di gioco che non scenda mai sotto una certa soglia. Fondamentale è avere una certa mentalità e obiettivi chiari, poche cose ma fatte sempre con la massima attenzione.
Ormai il girone d’andata è terminato, quali sono gli obbiettivi per questa stagione e chi teme di più tra le avversarie?
L’obiettivo è di migliorare il risultato dell’anno scorso e quindi centrare i play-off. La posizione in griglia dipenderà dal lavoro che riusciremo a svolgere nei prossimi mesi. Le avversarie che temo di più sono quelle che ci sono dietro, perché vorrebbero essere davanti e giocano con grandi motivazioni.
La mancanza di un settore giovanile può risultare un ostacolo allo sviluppo della vostra società come alcuni sostengono?
Secondo me i risultati della prima squadra sono slegati dalla presenza o meno del settore giovanile. In questa società è possibile ottenerli perché si può lavorare con serenità, allenatori e dirigenti cercano di mettere le ragazze nelle condizioni per fare bene. Sono poche le società che hanno un ottimo settore giovanile e una prima squadra di livello, e certamente questo permette loro di ragionare più a lungo termine. Un esempio è Cavezzo, società con grande tradizione, ma che comunque fatica a coprire tutte le categorie giovanili perché è normale avere annate con pochi tesserati. Credo che ci si debba arrangiare come si può e provare a far uscire ragazze capaci di stare in campo almeno nella categoria in cui gioca la prima squadra per poter evitare di pagare i parametri.
In che modo?
Credo che chi ha un settore giovanile dovrebbe puntare non tanto sulla voglia di fare numeri, ma sul cercare di far crescere il più possibile le ragazze. La chiave sarebbe quindi quella di avere allenatori preparati, perché i numeri senza qualità tecnica restano un po’ fini a se stessi.
Si sta discutendo molto su come incrementare lo sviluppo della pallacanestro femminile nella provincia. Quale potrebbe essere secondo lei la formula vincente?
Si, incrementare il livello nella provincia non sarebbe una brutta cosa. Ho sentito spesso parlare di collaborazioni tra società ma resto piuttosto scettico perché è difficile che chi ha il proprio orticello abbia la volontà di farlo coltivare a un altro. Bene aiutarsi e far giocare insieme le ragazze a un livello più alto, ma quello che conta di più è avere allenatori che fin da subito ti insegnino a giocare in un certo modo. Certamente avere più pubblicità, visibilità, creare eventi e essere sempre più mediatici per far conoscere il femminile potrebbe essere una cosa efficace.
Due parole sull’imminente futuro, cosa si aspetta da questo periodo ricchissimo di impegni per voi?
Innanzitutto spero di avere presto tutto il gruppo al completo a disposizione. Mi aspetto di continuare a fare quello che abbiamo fatto fino ad ora, continuando a migliorare per provare a arrivare il più in alto possibile. Raggiungere la post-season sarebbe già un ottimo risultato, ma se teniamo questa costanza si può anche pensare di sognare qualcosa di più grande.