Si riparte da dove c’eravamo lasciati, vale a dire da una sconfitta. La Unahotels nella sua versione 3.0 mostra qualcosa, illude, sembra tornata una squadra con voglia di lottare, poi dilapida tutto con un ultimo quarto tragico, che rigetta tutti nel mare dei dubbi e dello sconforto.




La gara dell’A2A Arena vede i biancorossi mettere in campo faccia tosta e voglia, caparbietà e a tratti anche bel gioco – seppur non continuativamente – per i primi 30′. Ma nel finale di gara, dopo due break bresciani rintuzzati, torna a essere quella confusionaria, fragile come un cristallo e poco intensa che ormai pare essere la versione a cui siamo abituati da dicembre a oggi.

Ecco gli Analytics del match di ieri sera.

30: i minuti in cui Reggio ha mostrato, finalmente, qualcosa. Vogliamo partire da qui, perché il risultato della gara e l’ultimo parziale potrebbero davvero cambiare la percezione reale del match e invece – per una squadra che è un malato grave – giocare quel tipo di partita, come detto seppur con alti e bassi all’interno di questo range di tempo, contro Brescia, talentosa e oggi in palla, ha fatto ben sperare tutti.
Si è vista voglia, come detto, quella lucidità che aveva fatto illudere tutti a settembre-ottobre. Sims ha esordito alla grande e forse in quel secondo quarto sarebbe stato da cavalcare ancor più, nonostante un buonissimo Elegar fino a quel punto. Taylor fatturava in attacco, Johnson faceva il suo e Koponen altrettanto. La Unahotels ha reagito a un break della Germani e sembrava perfettamente in partita. Da qui bisogna ripartire, inserendo anche Lemar e – ci permettiamo di dire – cavalcando i quintetti migliori per non lasciarsi scappare il “momento” della gara

10, 7: i minuti finali e le palle perse biancorosse in quel frangente. Ecco l’ultimo parziale. Dal 71-69 con la gara apertissima, Reggio si è squagliata come neve al sole, mostrando che ancora il processo di “riprogrammazione” è alla fase embrionale. Fragilità mentale incredibile; bastano due azioni in cui non si trova il bersaglio per far sprofondare la truppa di coach Martino in ansia e frustrazione. Dall’altra parte Brescia non stava facendo sfracelli (dopo aver giocato alla grande per minuti e minuti) e la partita poteva essere giocata davvero senza timori. E invece 7 palle perse, 2 punti in 6′ e 10 in totale con solo Sims e Baldi Rossi a referto, con – e questo è grave – diverse palle perse generate da chi invece dovrebbe dare ritmo e lucidità alla squadra, vale a dire Taylor.
Forse non ci aspettavamo una prima parte di gara così tosta, ma altrettanto non ci saremmo aspettati un finale così scialbo e confusionario.
Reggio è ancora una creatura fragilissima che ieri ha provato a mostrare gli artigli ma ancora non sa come ferire. Speriamo che la prima parte di gara sia il viatico e l’ultimo quarto un periodo destinato a ridursi sempre più. Ormai ci aggrappiamo alla speranza, perché capire perché, tecnicamente, questo accada, non riusciamo.




7: gli stranieri a roster per la Unahotels. Ora iniziamo a porci questo quesito: chi lascia spazio a Lemar? Questo Kyzlink serve a niente e se speravamo che con l’addio di Bostic potesse riprendersi, la gara di ieri ci ha mostrato che evidentemente non è così. Taylor? Non puoi. Johnson? E quindi Diouf torna a giocare da 4 per 15-20′? Elegar è vietato toglierlo perché è troppo importante, Sims ci mancherebbe altro, Koponen sta crescendo e la sua capacità di colpire serve come il pane. Mica facile. Oggi sceglieremmo Kyzlink, togliendo l’unico con 1vs1 vero della squadra, ma la coperta resta corta ovunque la vedi. Se Sims e Elegar riusciranno davvero a giocare assieme (ancora ne dubitiamo) allora Johnson potrebbe accomodarsi in tribuna, ma contro certe squadre, come Brescia ieri, Diouf è ancora troppo acerbo per incidere.