Arriviamo in cima. Le squadre che sono costruite per vincere (talune per dominare) la LBA. Ma attenzione, perché se nei campionati passati la favorita era sempre e solo una, stavolta la musica cambia (in parte): la progettualità e il budget di alcune squadre stanno rendendo il campionato molto più livellato di quel che si possa pensare sulla carta.
Ecco la prima fila della Basketime Grid 2021/22.
1° FILA
4° POSTO
BANCO DI SARDEGNA SASSARI
Roster: rivoluzione per la Dinamo del presidente Sardara, anch’egli al passo d’addio, come detto tempo or sono. Via Pozzecco, via Spissu, dentro coach Cavina e un reparto esterni pilotato da Clemmons in regia, che deve ancora capire cosa può dare e come far girare la squadra. Confermatissimo Bendzius, grande protagonista della passata stagione, sotto le plance è arrivato Mekowulu da Treviso, giocatore esplosivo e in grande crescita, che avrà il non semplice compito di far rimpiangere l’MVP sassarese degli ultimi campionati, vale a dire Bilan. Il ritorno di Logan con ruolo da veterano con licenza di colpire è un ottimo innesto, assieme a Battle formano una combo di guardie con tanti punti nelle mani e imprevedibili. Burnell sarà il collante tra esterni e lunghi. La Dinamo vuole confermarsi lassù ma il roster, almeno sulla carta, pare un passo indietro rispetto alle passate stagioni per lottare con i primissimi posti. Attenzione alla calca per la lotta playoff, perché potrebbe costare posizioni in graduatoria.
Stella: Eimantas Bendzius. Il lituano è stato grande protagonista della scorsa annata, con partite pazzeche e una continuità che ha impressionato. Questa è la stagione della definitiva consacrazione ad altissimo livello
Possibile sorpresa: Ousmane Diop. In A2 a Torino ha letteralmente dominato. Ora il classe 2000 si misura con la A in un reparto dove incontrerà fisici come il suo. Ma ha tutto, nel uso ultimo anno di contratto in terra sarda, per diventare un giocatore importante nelle rotazioni di coach Cavina.
3° POSTO
UMANA REYER VENEZIA
Roster: continuità. Difficile trovare una società che ha esaltato questa caratteristica di più della Reyer negli ultimi anni. Acquisti mirati in ruoli chiave, con l’inserimento di Michele Vitali negli esterni per dare pericolosità e perimetro. In cabina di regia è arrivato Philip, folletto dal grande talento ma che è capace anche di far girare la squadra. Però, soprattutto, sono rimasti Watt, De Nicolao e un Tonut che fino alla fine dell’estate è stato al centro di voci di mercato ma che si lancia nel prossimo campionato da MVP di quello passato con una consapevolezza enorme in più. Daye farà sempre il Daye, cioè sarò decisivo quando conterà. Si attende il ritorno di Bramos per dare ulteriore profondità, talento e abitudine a vincere a un roster che ha inserito il “talento da campetto” di Sanders per dare ulteriore armi a coach De Raffaele.
Echodas sta mostrando tutto il suo talento in attacco, mentre Charalampopulous sarà importante per unire esterni e lunghi. Venezia ha tutto per lottare con le prime due corazzate della LBA fino alla fine.
Stella: Austin Daye. Si torna sempre lì. Quando serve lui c’è e vince le partite. Quando serve lui ti piazza la giocata da campione con il suo talento debordante. Sarà un carattere non semplice ma è un piacere guardarlo giocare (quasi sempre).
Possibile sorpresa: Victor Sanders. A Trento non aveva impressionato, mentre nel pre-campionato sta mostrando che se inserito in un contesto vincente e che gira a meraviglia può fare malissimo, in attacco e grazie alla sua inesauribile energia e fisicità anche in difesa.
2° POSTO
A|X MILANO
Roster: ci dilungheremo poco nel commentare il classico roster infinito della squadra di coach Messina, che dopo le Final Four di Eurolega raggiunte ha scelto di operare forse più cambi rispetto a quel che ci poteva aspettare. E’ arrivato Melli (ma è stato lasciato partire Leday) e questo è un super colpo, con Mitoglou, Ricci, Hall, Grant, Daniels e Alviti dalla panca. Il talento è infinito e la mancanza di Grant e Daniels in Supercoppa ha inciso, con il solo Shields a dove cavare le castagne dal fuoco. Attendiamo di vederli al completo per valutare quanto davvero si saranno rinforzati. Però quest’anno non c’è solo l’Eurolega, ma occorre tornare a vincere anche in Italia. Il cappotto in finale la passata stagione è ancora lì che rimbomba.
Stella: Shavon Shields. E’ talentuoso come Daniels, Grant, Rodriguez, Hines, e Messina si affida spesso a lui quando le cose non vanno per il meglio. Ha una capacità di fare canestro con pochi eguali in Europa.
Possibile sorpresa: Difficile sceglierne uno che possa rappresentare una sorpresa, allora andiamo con Kostas Mitoglou per l’impatto che potrà avere in un ruolo chiave.
1° POSTO
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Roster: campioni d’Italia con pieno merito che aggiungono in spot chiave senza stravolgere. Don Sergio Scariolo in panchina al posto di Djordjevic parte proprio da questo aspetto, cioè non stravolgere qualcosa che funziona già alla grande. E’ cambiato il reparto lunghi e ora cambierà ancora a causa del grave infortunio di Udoh, ma lo farà nel nome non nel livello e nella qualità. Pajola è la vera anima di una Virtus che ha mantenuto l’ossatura sugli esterni ma con tanta consapevolezza in più per potersi ripetere. Teodosic avrà minuti maggiormente gestiti grazie alla crescita dell’azzurro, mentre Belinelli avrà licenza di furoreggiare. Hervey è un’innesto di grande talento e capacità di adattarsi al match. Si parte per vincere l’Eurocup e ripetersi in Serie A, dopo il meritato successo in Supercoppa come antipasto alla stagione.
Stella: Marco Belinelli. L’ex Spurs è leader, assieme a Pajola e Teodisic di un roster che potrebbe disputare l’Eurolega
Possibile sorpresa: M’ham Jaiteh. L’ex Torino è pronto a fare lo step definitivo di una carriera sempre in crescendo. Centro rapido, con fondamentali, con fisico e con voglia di lavorare. Sarà la sorpresa della Virtus delle stelle.