Reggio riprende il proprio cammino dopo due sconfitte consecutive (Sassari, Trento) e lo fa asfaltando Varese per tutti e 40 i minuti di gioco. Troppa Unahotels per una Openjobmetis che è sembrata slegata, senza idee e con poca volontà di reagire. Coach Caja confeziona la classica vendetta dell’ex preparando la partita alla perfezione: attenzione a rimbalzo (37-26 pro Reggio), protezione dell’area scommettendo sul tiro da 3 dei lombardi (alla fine sarà 6/26) e limitando Alessandro Gentile (11+6+7 ma con 5/15 dal campo) in difesa; in attacco solita efficacissima esecuzione dei giochi (roboante il 31/41 da 2 punti) tanto cara al coach biancorosso.

Ecco i nostri consueti Analytics del match.




67: i punti concessi alla Openjobmestis. Reggio ha profuso un grandissimo sforzo difensivo lavorando ai fianchi gli avversari: una volta prese le misure allo “spauracchio” Gentile i lunghi hanno annullato la coppia Egbunu-Jones (10 rimbalzi in due) collassando l’area e andando fortissimo a rimbalzo con tutti gli uomini (saranno 21, su 37, i rimbalzi degli esterni reggiani). 80, 90, 96 e 78 i punti concessi fino a ora alle avversarie nelle prime quattro giornate: il cambio di marcia è palese.

31/41, 75,6%: le pazzesche cifre nel tiro da due punti della Unahotels: Reggio ha fatto quello che ha voluto quando ha voluto dentro l’arco del tiro da 3 varesino. Un attacco equilibrato e perfetto che ha portato 7 uomini in doppia cifra (quasi 8, visti i 9 punti di Cinciarini) frutto della voglia che ha questo gruppo di passarsi la palla (27 assist di squadra) e della conseguente ricerca “forsennata” dell’uomo libero.

9+6+11, 24, +25: punti, rimbalzi, assist, valutazione e plus/minus de “l’hombre del partido” alias Andrea Cinciarini. Il figliol prodigo biancorosso sta avendo, nei numeri nell’impatto e nella “direzione delle operazioni”, un inizio stagione sensazionale: 10 assist di media in 5 gare (per intenderci: il secondo, Sergio Rodriguez di Milano, è a 7,3…), quasi 30 minuti in campo (alla faccia delle 35 e passa primavere) e quella leadership alla quale ci aveva abituati nella sua prima esperienza emiliana. Nell’uno contro uno difensivo è un “passaggio a livello”? Suvvia: la perfezione, signori, non è di questo mondo…