A margine della conferenza stampa di presentazione degli Europa Pack, mini-abbonamento della seconda fase di Fiba Europe Cup, l’AD di Pallacanestro Reggiana Alessandro Dalla Salda ha dato ragguagli sull’evoluzione della questione PalaBigi, argomento che avevamo toccato proprio recentemente in una puntata di Basketime.

Ecco le parole dell’AD della società biancorossa a riguardo:

«Il 23 gennaio, che l’Amministrazione Comunale ci aveva dato come data di rientro al PalaBigi, non verrà rispettata – dichiara Dalla Salda -. L’Assessore Curioni ed il Sindaco Vecchi, con cui abbiamo avuto delle interlocuzioni in questi giorni, ci hanno dato questa anticipazione, i cui dettagli e le motivazioni verranno poi da loro illustrati in una conferenza ufficiale nei prossimi giorni.

Le tempistiche di termine lavori saranno in grave ritardo, pertanto ci siamo dovuti attivare subito per non avere danni oltre alla beffa: avevamo la preoccupazione di bloccare delle date di disponibilità della Unipol Arena, perché gli impegni dell’impianto incombevano. Noi come Pallacanestro Reggiana – prosegue – stiamo programmando tutto il girone di ritorno a Bologna, per lo meno per quanto riguarda la stagione regolare che terminerà l’8 di maggio, perché di tempistiche non ne abbiamo ma – come ho appena detto – il sindaco e l’amministrazione ci hanno detto che sono in grave ritardo.

La delusione dei tifosi è comprensibile, ma non ci vede purtroppo responsabili. Ogni tanto sembra quasi che sia la Pallacanestro Reggiana che non vuole tornare a Reggio, invece non è assolutamente così ed in questo vorrei che ci fosse chiarezza. La passata stagione è stata una decisone condivisa con il Comune per contingenze anche legate al Covid e alla capienza, oltre che al cantiere.
Ma in questa stagione il fatto di dover fare una seconda intera stagione a Bologna per noi è un grave danno.

Lo scorso inverno si era detto che avrebbero dovuti partire i lavori, ci era stato promesso il Palazzo per la nuova stagione, condividendo la fine de lavori per fine dicembre, tenendoci anche una quindicina di giorni in più per collaudo, pulizie. Non sarà così e non è stato rispettato.

Non vogliamo accusare o piangerci addosso, ma il doppio danno per noi è evidente: sportivo, perché giocare davanti ai tuoi tifosi fa tutta la differenza del mondo, ed economico, perché i numeri incideranno con un ritorno anch’esso a Bologna.

Ci hanno promesso un Palazzetto bello, moderno, una esperienza nuova e vogliamo avere fiducia su questo».