Vittoria dal peso specifico enorme quella ottenuta ieri dalla Unahotels in quel di Casale Monferrato contro Tortona.
Reduce da dieci giorni di allenamenti a singhiozzo causa Covid, la squadra di coach Caja getta il più classico dei “cuore oltre l’ostacolo” e fa sua una partita che – pugilisticamente, ai punti – ha meritato di portare a casa.

Ecco i nostri Analytics del match del PalaEnergica di ieri pomeriggio.

2: i punti concessi da Reggio a Tortona negli ultimi 4’44”. Chiusura delle maglie difensive, approfittando di una Bertram sulle ginocchia e forse convinta che il +14 fosse sufficiente per portare a casa la gara, la Unahotels ha iniziato a crederci, trascinata da Stevie Thompson (7 punti filati in quel break e tante altre cose positive, anche in difesa, da quel momento a fine supplementari) e dalla leadership dell’anima di questa squadra, vale a dire quell’Andrea Cinciarini che non ha mollato un secondo su quarantuno minuti giocati ed ha chiuso quasi in tripla-doppia.

Fondamentale anche il contributo di un sornione Hopkins fino a quel momento, che Cannon è riuscito ad accendere decidendo di sfidarlo col fisico e col trash talking proprio quando la gara sembrava indirizzata sul binario piemontese.
Hopkins è stato anche il fautore di tante penetrazioni al ferro di Reggio i quei minuti, bloccando gli aiuti di Cain e lavorando “sporco” in quegli intangibles che sul tabellino non vanno.

22: i punti di Arturs Strautins. Tutti decisivi. Ha iniziato con una tripla alla prima palla toccata e non si è più fermato l’ala prodotto del settore giovanile biancorosso.

E quel canestro + fallo, quella tripla che spedisce tutti all’overtime, sono frutto – crediamo – di quei primi due tiri segnati; da quelli Arturs trae energia e convinzione per una gara attenta, che fa di lui il top scorer assieme a un sempre sontuoso Olisevicius e lo fa arrivare ai nostri microfoni con un bel sorrisone, che non gli abbiamo visto fare spesso in questi anni.

E lasciatecelo dire: che quel sorriso e questa gara arrivino da lui (ci) fa un po’ più piacere rispetto a se fosse arrivata da altri, perché fino a ieri è stata una stagione in salita per “Arturo” e siamo certi che lui è il primo giudice di se stesso e lo sa perfettamente.

3: le vittorie esterne consecutive della Unahotles. Cinque delle otto vittorie stagione arrivano “on the road”. La striscia è aperta ma questo dimostra che la squadra di coach Caja ha esattamente quella identità, quelle certezze, quel carattere che le ha permesso di vincere spesso punto a punto.

Perché in casa puoi vincere con il talento, mentre in trasferta se non sei squadra, se non hai certezze granitiche di coesione e fiducia reciproca e nei propri mezzi a cui aggrapparti, non vinci. Reggio si sta costruendo la sua salvezza proprio i trasferta, paradossalmente…posto che anche la casa-Bologna è trasferta, per il secondo anno consecutivo…chissà cosa sarebbe successo se questa squadra avesse potuto giocare al PalaBigi. Ma di “se e ma” son pieni i palazzetti incompleti. Che seppur dei gioielli, restano sempre incompleti da mesi, mesi e mesi.

HORABLE MENTION

5: le vittorie in gare punto a punto a fronte di una sola sconfitta. Fine. C’è mica bisogno di spendere parole per un dato del genere, vero? Sappiamo perfettamente tutti come si traduce “los huevos” dallo spagnolo?