Vittoria chiave per la corsa playoff, quella ottenuta ieri sera all’Unipol Arena dalla Pallacanestro Reggiana.
Priva di Candi e Diouf, Reggio ha messo in campo l’ormai consueta capacità di soffrire, il coraggio e la solidità che ormai sono nel suo DNA da inizio stagione, per battere i sardi dopo un Overtime, con pieno merito.
Sugli scudi Strautins, MVP del match, assieme a giocatori che non sono – solitamente – tra i più redditizi per la squadra reggiana, vale a dire Thompson e Baldi Rossi. Affianco, manco a dirlo, alle granitiche certezze Cinciarini e Hopkins.
Ecco i nostri Analytics.
14, 8: i rimbalzi offensivi di Reggio lungo l’arco del match e nell’ultimo quarto. Decisivo il domino a rimbalzo per la truppa di coach Caja, che ha trovato tantissime seconde opportunità e – cosa ancor più importante – ha tolto ritmo all’avversaria. Strautins era ovunque e, oltre alle carambome catturate, sono tantissimi i palloni comunque toccati con un compagno a concretizzarne il possesso. La Unahotels anche lì ha costruito la sua terza vittoria consecutiva che la lancia sempre più nei playoff.
11: le palle perse. 4 nel primo quarto, da li in poi solo 7 nei restanti trentacinque minuti di gara. Da sempre il coach ha posto questo fondamentale come il mantra sul quale costruire la solidità della squadra e al termine del campionato o quasi possiamo proprio dire che la Unahotels è chirurgica. E’ la seconda squadra della LBA per questa voce statistica, ma letta così potrebbe sembrare un dato sterile; la realtà è che quando i biancorossi limano questo aspetto iniziano a viaggiare a regimi di motore differenti e a cascata ne beneficia tutto il sistema.
4: vogliamo scegliere questo dato, le palle recuperate di Stevie Thompson, per un elogio a lui e – in un lineare collegamento – a Filippo Baldi Rossi. I protagonisti che non ti aspetti, quelli che chiamati in causa ti tirano fuori i guizzi che cambiano la storia del match.
La guardia, rispolverato da coach Caja nel finale, da quando entra si rende indispensabile facendo cose egregie in difesa, con quelle mani velenose che si ritrova, oltre ai liberi segnati. Filippo segna le triple che deve segnare, ma così sarebbe ingeneroso verso la sua prova fatta di letture e di concentrazione.
Reggio ha trovato due protagonisti che non ti aspetti e ha strappato un match, ribaltando anche il confronto diretto, che potrebbe valere tanto nella corsa a quelli che – a oggi – non temiamo di definire “playoff meritati”. Bravo chi ha costruito la squadra, bravo coach Caja, bravi i giocatori: oggi Reggio è la quarta forza della LBA e lo è meritoriamente.