Ancora un grande cuore e ancora una volta non è bastato a una incerotatta e corta Unahotels, per avere la meglio della Reyer Venezia.

Cinciarini e soci hanno provato a reggere le spallate orogranata, sono tornati sotto, hanno avuto un paio di occasioni per superare l’avversaria ma alla fine sono stati condannati dalla maggior cifra tecnica individuale degli ospiti, chirurgici e cinici nel colpire ogniqualvolta servisse.

Ecco i nostri Analytics.

8: azione da cinque punti + canestro da 3 trovato dopo un’azione con quasi due palle perse della Reyer. Tutto quei il cratere che – all’apparenza – ha separato le due formazioni nel secondo quarto. Per chi non abbia visto la partita e legge il tabellino, sembrerebbe un quarto terribile della Unahotels, con 28 punti subiti. Nulla di più falso. La Reyer ha trovato canestri situazionali, a volte fortunosi, che le hanno permesso di generare un break per il quale la squadra reggiana ha speso energie per rientrare. E con un roster così corto (al quale si aggiungono prove che definire insufficienti è usare un eufemismo di Thompson e Larson) questi sforzi li paghi. Però ci sono meriti reyerini e pochi demeriti reggiani in quel quarto. Checché ne dica il punteggio.

11/23: la percentuale dall’arco di Venezia. Quando hai dei professori del parquet come Bramos o giocatori esperti e letali come De Nicolao, Brooks, da qualche parte trai beneficio. Ieri la Reyer lo ha fatto oltre che dal lato della freddezza dei momenti decisivi (citiamo anche uno Stone a parer nostro decisivo nelle piccole cose) anche quando era ora di colpire dal perimetro. Ha ragione coach Caja a dire che a volte lui si è arrabbiato coi suoi giocatori per falli non spesi o situazioni di difesa lasca, ma c’è anche tanto merito dei campioni orogranata. Bravi loro. Decisiva questa percentuale.

2: i punti di Thompson e Larson in totale. Che dire? Uno ormai è mentalmente un oggetto avulso dal conteso da mesi. Questione mentale più che tecnica, perché quando ne fai 30 di media l’anno prima non è che improvvisamente diventi un brocco. Ma questi discorsi lasciano il tempo che trovano, del passato non ci interessa; oggi Thompson è inutile e manco guarda più il canestro con convinzione.

Larson che fosse un giocatore di questo livello lo sapevamo, ma ci sta stupendo per la totale incapacità di far succedere cose positive praticamente ogni volta che tocca il pallone. Difende? Sì, ma non stiamo parlando di Dawan Robinson… Ci mette il fisico? Mah, sì, ma non è che spicchi. Anche lui è stato un totale disastro in ormai il 90% delle gare giocate.

Vincere in due non è semplice. Crediamo sia ineluttabile un innesto per provare a conquistare il posto migliore playoff.