Trenta punti tondi. Record del 50% nel bilancio vittorie/sconfitte e un’annata dove la squadra di coach Caja è parsa la più costante del lotto che si è giocato i sei posti playoff dietro alle due corazzate.

La Unahotels vince la gara finale della Regular Season contro la già retrocessa Fortitudo Bologna e fa in modo di non dover aspettare il risultato delle altre squadre (Pesaro, con Banchi che fa un vero miracolo e conquista la post season, e Trieste).

E per questa volta, più che un Analytics della gara contro la F, vogliamo fare un’analisi sulla stagione biancorossa.

15/15, 8: partiamo proprio da qui, dal record e dal numero di vittorie in trasferta. Sette vittorie nel girone di andata, otto in quello di ritorno.

Otto successi on the road, record societario.

La formazione biancorossa si è dimostrata sempre solida, tosta, costante. Mai un momento di vero down, fisico o tecnico, mai un periodo di appannamento. Questa è stata la grande forza della truppa di coach Caja, che ha scelto di partire presto in estate per creare una identità che – nelle sue idee – avrebbe dovuto pagare maggiori dividenti soprattutto all’inizio dell’anno. Invece questo DNA è rimasto fino alla fine e tante avversarie non hanno trovato le contromisure a una squadra così quadrata.

Le assenze (sempre presenti ma delle quali spesso ci si è dimenticati), non hanno quasi intaccato questo percorso. Perché? Perché l’identità, in un campionato così livellato, paga dividenti.

7: la posizione finale. Importante sì per la post season, ma – permetteteci – importante per guadagnarsi un posto in una competizione europea più prestigiosa della seppur “gustosa” Europe Cup. Ora non resta che aspettare e capire se la Virtus andrà in Eurolega (come sembra anche se non vincesse la EuroCup); se così fosse si spalancherebbero le porte della Fiba Champions League, o diretta o passando per il Q-Round.

Quella è la competizione che la società ha valutato più interessante mettendo sul piatto un’analisi del rapporto “costi/prospettiva”, come ha fatto chiaramente intendere il vice presidente e socio biancorosso Enrico San Pietro ospite a Basketime settimana scorsa.

Ripartire (o partire, visto che al PalaBigi questa società non ci ha ancora giocato) da una coppa europea importante, da un piazzamento playoff e da una finale di Europe Cup è una splendida base.

3: le gare che come minimo mancano alla fine della stagione. C’è Milano, la corazzata. La squadra fatta per vincere tutto che però ha già subito l’onta della eliminazione in Euroleague ai quarti. Inutile che vi raccontiamo di quanto sia difficile, di Davide contro Golia, o sperare che il momento fisico dei meneghini lasci aperta qualche speranza. Sarebbe un miracolo vincerne una, ma il bello degli “underdog” e che non hanno nulla da perdere. E se finirà 3-0 gli applausi per questa Unahotels avranno gli stessi decibel e la stessa lunghezza di qualsiasi altro risultato, ancorché più favorevole.