Nathan Reuvers, ala-centro di 211cm per 106kg, di Lakeville, Minnesota, è il nuovo innesto nel settore lunghi della Unahotels Reggio Emilia.

Che giocatore è l’ex Cibona? Andiamo a scoprirlo con la nostra rubrica che risponde alla domanda madre di tutte: “ma èl boun?”




Chi è Nate Reuvers?
È un lungo moderno, 4/5 longilineo, uscito da Wisconsin. Dopo il college gioca la sua prima stagione da rookie “overseas” in Croazia, al Cibona Zagabria, mettendo insieme numeri decisamente positivi e facendo girare verso di sé le teste degli scout e addetti ai lavori già durante la scorsa stagione.

In Lega Adriatica produce quasi 11 punti, oltre 5 rimbalzi (con quasi 2 offensivi) e risulta essere il miglior stoppatore della ABA con 1.58 stoppate a gara.


Che caratteristiche ha?

E’ un lungo moderno. Longilineo, come detto, ma capace di fare male in attacco con la sua multi-dimensionalità. Tira da 3 con discrete percentuali (sul finire della stagione scorsa è un po’ calato su questo fondamentale ma aveva iniziato con oltre il 40% dai 6.75 con oltre 2 tentativi di media. Capace, seppur non un fulmine, di attaccare i closeout, mette palla a terra con discreta velocità pur essendo un 6-11.

Short-roller, su situazioni di gioco a due usa il pick&pop con la medesima efficacia. Buonissime abilità sotto: nel gioco sotto canestro lavora di fondamentali e chiude spesso con la scelta giusta. Si lancia letteralmente per natura combattente a rimbalzo in attacco e gli scout ne hanno evidenziato le qualità a livello di attitudine e intangibles, cioè tutto quello che nel tabellino non va ma risulta utilissimo alla squadra.

Difensivamente, con i 214 di wingspan, è un ottimo rim-protector, come i dati sulle stoppate evidenziano.




Quali debolezze ha?
Sicuramente non è esplosivo a livello atletico e con le sue lunghissime leve può essere attaccato sui closeout difensivi. Fisicamente può soffrire se portato sotto canestro da centri di stazza.

Non è un realizzatore puro, ma non è a Reggio per questo e a volte tende a intestardirsi nel trovare la soluzione in avvicinamento, esponendo il pallone.

E’ un 1998 e la sua carriera deve ancora realmente prendere quota. Il suo primo anno in Europa ha mostrato ottime cose ma anche un calo alla distanza, che però non ne ha inficiato la considerazione da parte degli addetti ai lavori, appunto perché alla prima esperienza fuori dagli USA e in un torneo fisico e tosto come la ABA League questo era fisiologico.

A chi assomiglia tra i giocatori che conosciamo, nel miglior dei casi?
La comparison potrebbe citare super talenti che incarnano alla perfezione il lungo moderno degli anni 2020, ma non vogliamo trarre in inganno, perché questi parallelismi finiscono spesso per essere confusi con un “è forte come…”.

Allora diciamo Mike Daum di Tortona, per restare veramente “nei prati di casa”, anche se meno perimetrale.

Perché ha scelto Reggio?
Misurarsi con in un campionato di buon livello e giocare una Coppa europea di alto valore sono sicuramente passaggi fondamentali per un giocatore che vuole provare a capire quale sarà il suo limite.

Ma “èl boun”?
E’ un giocatore di sicura prospettiva. Non un carneade, non uno sconosciuto, non un giocatore pescato dal sottobosco che si spera possa rendere. Reuvers è già un giocatore di basket. A Reggio arriva per dare il cambio a Hopkins, avendo stazza da 4/5, ma gioca principalmente da 4 avendone IQ per farlo molto bene e dovrà imparare a rendere per i minuti che avrà. A Cibona, qui numeri indicati prima, sono relativi a circa 20 minuti di utilizzo. Ecco, ci aspettiamo quello, con una maturazione ulteriore su alcuni aspetti, come continuità al tiro e difesa su avversari di tonnellaggio maggiore.