Siamo all’apice. Prima fila (e due di esse danno tanto l’impressione di partire con gomme rosse…).
Tra queste quattro, due hanno un solo obiettivo, vale a dire vincere. Le altre hanno costruito per provare a restar lassù e per tentare di mettere bastoni tra le ruote alle due big.

Ecco la 1° fila

4° – BANCO DI SARDEGNA SASSARI
Valutazione

Talento, tanto talento. Una caterva. La formazione sassarese ha rinnovato ma non stravolto, seguendo il mantra che l’ha sempre portata ad allestire roster per sognare, vale a dire dare al proprio coach materiale tecnico di pregevole valore.
E la conferma del blocco della passata stagione, con Gentile, Bendzius, Robinson, Kruslin, Trier, Diop affiancati a Jamal Jones e a un giocatore esperto come Dowe. Sotto canestro attenzione all’espulsione di Diop, che affiancherà quello che a detta di tanti potrebbe rappresentare la sorpresa del campionato, vale a dire Chinanu Onuaku. Forse la panca non è così profonda, ma coach Bucchi saprà trovare gli equilibri.

3° – UMANA REYER VENEZIA
Valutazione

Grande rivoluzione per la squadra lagunare che in questi anni aveva scelto di puntellare il roster senza stravolgere. Coach De Raffaele, dopo tanto ciarlare nel basket mercato, è rimasto saldo alla sua panchina. Il roster è di talento, fisico e di livello europeo.
Spiuss, Granger, Freeman sono atleti di livello Eurocup alta o maggiore. Bramos resta il lider maximo, con De Nicolao ad avere il solito ruolo chiave.
Willis a Brindisi aveva fatto benissimo e torna in Italia affiancato dalle certezze Brooks, Watt e Tessitori (nuovo innesto). Chillo darà minuti a un reparto di altissimo profilo e non da meno degli esterni. Quando rientrerà anche Moraschini la Reyer assomiglierà tanto alla prima contendente delle due “mammasantissima”.

2° – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Valutazione

Eurolega che plasma il roster. Dopo la straordinaria vittoria in Eurocup, coach Scariolo trova una Virtus con nuovi innesti e più profonda.
Teodosic e Shengelia sono rimasti, seppur il secondo rientrerà più avanti, e solo i leader veri, assieme a Belinelli. Pajola ha un ruolo sempre più chiave e attorno il talento è stato distribuito con saggezza, anche se qualche giocatore sarà una scommessa a questo livello. Poi c’è sempre Hakcett…
Attenzione a Ojeleye, che può spaccare partite e campionato con la sua energia. Il pacchetto dei lunghi è da Eurolega, con Mickey a supportare Jaiteh e Bako.
In Italia la sfida più dura, secondo noi, sarà capire come gestire l’impegno Eurolega della settimana ma il livello è paragonabile solo a Milano.

1° – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO
Valutazione

I campioni d’Italia ripartono dalle certezze Datome, Melli, Hines, Shields, Hall. Con attorno tanti cambiamenti, a cominciare dall’addio di Rodriguez che peserà. E’ arrivato Mitrou-Long e si farò sentire a livello realizzativo, ma sostituire il Chacho non significa “fare punti”. E allora ecco Pangos, un giocatore sempre in crescendo nella sua carriera che può ricevere le vere redini dello spagnolo.
Sotto canestro Davies è il fiore all’occhiello di un reparto di livello Final Four di Eurolega (c’è anche Thomas, assieme a Voigtmann).
Interessante sarà vedere l’impatto di giocatori come Billy Baron, chiamato a un salto di qualità nonostante la sua grande esperienza europea, così come di Tonut con l’Eurolega “di mezzo”.
Resta comunque la squadra da battere.