0′ Partita a cui si arriva attraverso un’atmosfera piuttosto surreale. Reduci da una delle partite più brutte mai disputata dalla PR e -grazie anche alla pochezza dell’avversario- dell’intera storia dell’LBA, Reggio è chiamata ad ospitare Triste sul parquet del Bigi. Gara che assomiglia tanto all’ultima spiaggia per coach Menetti, alla guida di una squadra a tratti carente e a tratti del tutto priva di idee offensive e identità.
1′ Alla palla a due la sensazione è che gli occhi dei biancorossi sembrino più quelli di chi sta su una nave alla quale non è chiara la rotta, piuttosto che di chi è pronto ad azzannare la gara. Non saremmo mai stati più felici di essere smentiti.
2′ Dopo due minuti di spettacolo non troppo esaltante, sono prima Anim poi Cinciarini a sbloccare il punteggio bucando in uscita dai P&R la non impenetrabile difesa friulana.
5′ Il sempre troppo lezioso attacco biancorosso è costretto per due volte a tiri in emergenza allo scadere dei 24″. Inizia a mormorare il PalaBigi.
8′ Anim, al solito, sembra essere sempre l’unico capace di alzare il ritmo offensivo biancorosso. La possibilità di correre, paventata in estate ma poi mai realmente vista con continuità sul campo, potrebbe essere la chiave della gara. Anche perchè, a difesa schierata, persistono le evidenti difficoltà biancorosse. Time-out Reggio dopo la terza palla persa di capitan Cinciarini, primi fischi dalla gradinata.
10′ In uscita dal minuto arriva una infrazione di campo amatoriale, Reggio chiude un primo quarto dell’orrore con 6 palle perse, 4 canestri con il 25% dal campo e 7 punti di svantaggio. 11 punti in un quarto ne rappresentano il sintomo principale.
13′ L’inizio del secondo quarto è, se possibile, peggiore della fine del primo. Reggio forza dopo aver costruito nulla, Trieste corre e si diverte. 11-23…
15′ Una dubbio fallo in attacco risveglia il PalaBigi. Tanti sperano questa possa essere la scintilla per provocare e risvegliare ambiente e squadra, come ai bei tempi. In questa occasione, però, Reggio riesce a sprecare anche questa occasione con due azioni guidate dalla consueta leziosità. Altra sospensione dello staff reggiano, dal quale la squadra esce con l’ennesima forzatura. Scende Hopkins, pizzicato dai tifosi biancorossi come capro espriatorio dello spettacolo indefinibile a cui sono costretti ad assistere.
18′ Reggio a zona riesce a ingabbiare il già non troppo frizzante attacco ospite e, partendo da lì, a ravanare qualcosa dalla spazzatura in fase offensiva. Niente di costruito con fluidità, tuttavia.
20′ Difficile trovare spunti tecnici, tattici o strategici che siano… Perdonateci, ci arrendiamo. 7 canestri dal campo in 2 quarti, se non sono record negativo nella storia della LBA, poco ci manca. 26-36. Fate voi…
25′ Reggio riparte con il quintetto “basso”, lasciando a sedere l’Hopkins colpevole di tutti i mali. Trieste, pur con evidenti limiti realizzativi, continua ad esprime la pallacanestro che vuole, come vuole, quando vuole.
28′ Sono due triple e due recuperate consecutive di MikiVitali a suonare la carica. Dietro Reggio si rifugia nella tanto cara 3-2. L’entusiamo, con la stessa velocità con cui è arrivato, ci saluta a seguito dell’ennesima palla persa banalissima. Trieste riscappa sul 42-56. I fischi ora sono assordanti. Poi di nuovo tutti in piedi: vogliamo gente che lotta.
30′ 46-56. 13 canestri in 30′. Boh…
35′ Il quarto inizia con Cincia che segna, ruba e segna. 20 punti e 7 assist per il capitano biancorosso, al contempo problema e soluzione dell’attacco biancorosso. Di là però, zona o uomo che sia, la sfrontata Trieste del giovane Legovich trova spesso e volentieri il tiro che vuole, 50-65…
40′ Reggio cade ancora rovinosamente sul parquet amico. Sul banco degli imputati in primis siede coach Menetti, per il quale il tempo potrebbe essere scaduto proprio in questi instanti. La domanda che in tanti qui oggi si fanno è: chi lo ha scelto, voluto, e venduto come un grande ritorno, si assumerà le responsabilità nei confronti della piazza?