1′ L’Unahotels arriva alla sfida con la Virtus reduce dalle due sconfitte incassate nelle trasferte di Brindisi e Pesaro. La voglia di vivere una notte magica come quella del 22 gennaio contro Milano, l’altra regina della LBA, ha portato il PalaBigi a raggiungere il primo sold-out della sua nuova vita.
I bolognesi, pur privi di Belinelli, Shengelia e gli altri lungodegenti, restano una montagna altissima da scalare. Reggio, tuttavia, ha il dovere di provarci.
1′ La scelta di coach Sakota per lo starting five è Momo Diouf, uno dei pochi positivi nella traferta marchigiana. Con lui Cinciarini, Anim, Olisevicius e Reuvers.
3′ Scariolo “spende” l’aggressività di Mannion su Cinciarini. Dall’altra parte Teodosic, con autonomia probabilmente limitata, è croce e delizia dell’attacco bianconero (3 punti e 2 palle perse nei primi 3′).
7′ La scelta di Diouf sembra pagare nella meta campo difensiva. Questo e un particolarmente ispirato Anim bastano per ora a tenere Reggio agganciata.
10′ A spezzare l’equilibrio i canestri di Mannion in uscita dai P&R. Da rivedere, in casa Reggio, la scelta difensiva per i blocchi sulla palla. Sono già 9 per Anim, impalpabile nel suo primo ingresso Senglin. Riuscire o no a cavalcare il suo estro rischia di diventare l’ago della bilancia nella possibilità di restare o meno in partita. 17-26.
13′ In avvio di quarto Reggio prova a mettere con continuità la palla spalle a canestro, raccogliendo pochino. Troppo poco da Hopkins, anzi nulla. Sakota sceglie di andare con Reuvers e Burjanadze. Primo riposo per Anim dopo 13′, campo per Strautins, del quale Reggio ha disperato bisogno.
15′ Chiesto fatto, tripla di Strautins. Di là, però, la V continua macinare punti con continuità. Sakota spende il suo secondo time-out sul 24-35.
18′ Reggio esce dal time-out con 3 azioni nella quali non riesce mai a punire i cambi difensivi degli ospiti, perdendo palloni sanguinosi. Non va meglio, se non peggio, quando Scariolo vira sulla zona match-up, incubo vero per l’attacco biancorosso.
20′ Nonostante la penuria offensiva e la clamorosa sofferenza a rimbalzo (17-26), un secondo quarto difensivamente migliore del primo (solo 13 subiti) consente a Reggio di non sprofondare. 33-39, da baciarsi i gomiti.
23′ I punti 15, 16 e 17 di Anim illudono il PalaBigi, con Reggio che tocca il -3. Da lì, il 2+1 Jaiteh da il via al 0-8 che costringe Sakota a fermare subito il gioco.
27′ Anim scavalla il ventello prima che un compagno arrivi lontanamente vicino alla doppia cifra. Dall’altra parte la fisicità degli interni bianconeri inizia a essere un problema a cui Reggio sembra faticare tremendamente a trovare soluzioni. Sakota, toccato il -12, ci riprova con Hopkins, dai, eh..
30′ Nel finale di quarto un Virtus non troppo cinica concede qualcosa, Reggio in qualche modo ne approfitta e torna lì. Prova ad accendersi anche la gradinata biancorossa. Anim dice 24 con 5 su 5 da dietro l’arco. 55-57.
33′ L’avvio di quarto di Reggio nella metà campo difensiva è di quelli importanti. Arturo col favore degli Dei mette Reggio col naso avanti, ora il Bigi ci crede e lo fa sentire.
37′ Stop prolungato per Reggio in attacco. In difesa più con le unghie che con altro Reggio resta lì, controprova è il bonus raggiunto ben prima della metà del quarto. Hackett toglie il tappo raccogliendo la buona circolazione di palla dei suoi, nuova fuga V sul 60-67. Come in avvio, per il finale Sakota preferisce Reuvers a Hopkins. Il 4 dell’atipico quintetto biancorosso è Olisevicius.
40′ Parziale di 11-0 con Reggio che non segna letteralmente più. Di là, come anticipato, è la fisicità di Jaiteh a spezzare la resistenza biancorossa. L’assenza di un 5 di cui il coach abbia fiducia, costa ancora una volta carissimo. Il tesseramento di Marcus Lee, rappresenta il tentativo di risoluzione del problema. Reggio, oggi, ha più di un piede nella seconda lega nazionale.